Sambendettese-Lecce 1-1, a Mancuso risponde Caturano. Perucchini para un penalty e salva il pareggio, Giosa si divora il gol vittoria

Passati in svantaggio i giallorossi, pareggiano dagli 11 metri con il bomber di Scampia, poi l’estremo difensore blinda la porta e para un calcio di rigore. La qualificazione rimandata a mercoledì. Domani allenamento nelle Marche, al termine partenza per il Salento.

Dopo due settimane di pausa, l'ultima partita dei giallorossi è datata 8 maggio, sfida casalinga con la Fidelis Andria finita in pareggio, questa sera la compagine salentina è stata impegnata nella gara d'andata degli ottavi di finale dei Play Off per accedere al campionato cadetto, contro la Sambendettese.

Terminato il campionato regolare che ha visto la promozione di un super Foggia, anche se il Lecce qualcosina di suo l'ha messa per favorire il dominio incontrastato dei satanelli, a partire dallo stadio "Riviera delle Palme", capitan Lepore e compagni, sono chiamati a vincere questo mini torneo per conquistare la tanto agognata Serie B che si aspetta, ormai, da un lustro e sfuggita di mano, con la sconfitta in finale, ben due volte.

In occasione della partita contro la formazione marchigiana, il tecnico di San Cesario, Robertino Rizzo, senza problemi di formazione, manda un campo l'undici tipo, confermando il capitano sulla corsia destra di difesa e Ciancio su quella sinistra, nessuna novità al centro del reparto arretrato e a centrocampo, mentre, per quel che riguarda la linea offensiva, Torromino viene preferito a Doumbia.

LA FORMAZIONE. I giallorossi si schierano, quindi, con un 4-3-3 con: Perucchini tra i pali; difesa composta da Lepore,  Giosa, Cosenza e Ciancio; Costa Ferreira, Arrigoni e Mancosu in mediana, Pacilli, Caturano e Doumbia a comporre il tridente d'attacco.

PRIMO TEMPO. Il Lecce appare molto concentrato e al 12mo passa in vantaggio con Ciancio, sfortunatamente, al momento del passaggio filtrante di Arrigoni l'esterno leccese si trovava in leggera posizione di off side e l'arbitro annulla. Al 15mo Lecce vicino al gol. Passaggio di Costa Ferreira per Pacilli che a pochi passi da Pegorin si vede respingere il tiro dal l'estremo difensore marchigiano.

Al 21mo il tiro di Radi termina altissimo. La gara non brilla per agonismo e vivacità e a vincere è senza ombra di dubbio la noia. Al 31mo pericolo in casa Lecce. Agodirin prende palla a circa trenta metri dalla porta difesa da Perucchini e scocca una sassata, centrale ma potente, che l'estremo difensore scuola Milan devia in corner. Al 34mo la girata di testa di Mancuso viene respinta da Giosa. Con il trascorrere dei minuti la squadra rossoblu inizia a prendere campo e ad affacciarsi spesso nei pressi dell'area di rigore salentina.  Al 41mo la punizione dal limite di Lepore viene parata senza affanni da Pegorin.

Al 43mo il destro all'interno dell'area di Torromino termina alto, nell'occasione, però, come accaduto nel finale di stagione, l'attaccante calabrese ha mostrato il solito egoismo preferendo calciare invece che passare la palla allo smarcato Caturano. Un primo tempo terminato sostanzialmente in parità quello disputato, dove le emozioni sono state pochissime, se non proprio inesistenti e le due compagini, forse memori del fatto che la qualificazione si gioca su due partite, hanno più che altro pensato a non prenderle piuttosto che cercare la marcatura.

SECONDO TEMPO, ED E' SUBITO GOL DELLA SAMB. La ripresa si apre con gli stessi undici della prima frazione e con una vera e propria doccia fredda per i giallorossi. Calcio di punizione di Bacinovic che invece di tirare in porta passa a Mancuso lasciato solo dalla retroguardia salentina, il capocannoniere della Lega Pro si ritrova solo davanti a Perucchini e lo trafigge con un preciso diagonale.

IL PAREGGIO DI CATURANO SU RIGORE. Il Lecce è sotto assedio e al 50mo il collo pieno dal limite di Ntow viene parato dal portiere giallorosso. Al 51mo Costa Ferreira entra in area di rigore e l'autore del gol, Mancuso lo atterra. Per l'arbitro è penalty. Sul dischetto si presenta Caturano che con il sinistro spiazza Pegorin e ristabilisce la parità. Al 53mo il tiro dal limite di Ciancio termina di pochissimo alto. Al 57mo Torromino si fa rubare palla da Rapisarda che si invola ed entrato in area di rigore viene atterrato da Giosa, anche in questo caso per il direttore di gara è rigore, sul dischetto si presenta bomber Mancuso che si lascia ipnotizzare da Perucchini che respinge il tiro. Il portiere giallorosso, però, si supera e dopo aver respinto il penalty si esalta e compie un miracolo sulla ribattuta a colpo sicuro di Sorrentino.

Al 64mo salentini vicini al vantaggio. Calcio di punizione dal limite, colpo di testa di Cosenza e tiro in scivolata di Mancosu su cui Pegorin compie un miracolo è devia in corner. Al 65mo primo cambio per il Lecce. Fuori uno spento Torromino e dentro Doumbia. Al 74mo secondo cambio per mister Rizzo con Marconi che prende il  posto dell'autore del pareggio Caturano. Al 77mo il cross di Vallocchia viene parato da Perucchini. All'80mo Ciancio rimedia un cartellino giallo per un fallo su Vallocchia. All'81mo brivido per il Lecce, il sinistra dal limite di Di Massimo, infatti, termina di pochissimo sopra la traversa.

All'84mo Giosa si divora letteralmente il gol del vantaggio. Punizione dal limite per i giallorossi, Pegorin non riesce a trattenere, il pallone termina sui piedi del centrale che cicca, a porta vuota, letteralmente la sfera e permette al portiere di effettuare la parata. All'86mo ultimo cambio per il Lecce con Mancosu sostituito da Maimone. Al 95mo, il solito Perucchini si oppone al tiro da distanza ravvicinata di Ntow salvando così il risultato.

Un Lecce  "masochista" quello visto oggi che per svegliarsi ha avuto bisogno prima di subire la rete dello svantaggio e poi, una volta pervenuto al pareggio, di rischiare di andare nuovamente sotto a causa di un calcio di rigore. Nonostante tutto, però, la risposta di capitan Lepore e compagni nella ripresa è stata all'insegna del carattere. Dopo lo spavento, infatti, i ragazzi di Robertino Rizzo hanno macinato gioco e si sono resi molto spesso pericolosi. Da rivedere, però, ancora le amnesie difensive che hanno causato il vantaggio della compagine marchigiana (clicca qui e leggi le nostre pagelle). L'eventuale qualificazione, quindi, è rimandata a mercoledì. Domani i giallorossi si alleneranno in loco, poi, al termine non della seduta il ritorno in Salento.



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