Musica, arte, gastronomia e tante novità: ‘nozze d’argento’ quest’anno per la storica ‘Sagra te lu Ranu’

​Dal 14 al 16 luglio torna a Merine la ‘Sagra te lu Ranu’. Venticinque anni di storia da festeggiare con una mostra a tema e piatti della tradizione da riscoprire. Diverse anche le novità culinarie della storica manifestazione gastronomica dedicata al grano.

L’aria di festa e i sapori autentici del grano e della tradizione contadina sono pronti ad inaugurare la stagione delle sagre e del buon cibo: il 14, 15 e 16 luglio torna a Merine la storica “Sagra te lu Ranu”, giunta al suo venticinquesimo anno di attività. “Nozze d’argento”, dunque, per la kermesse che dura dal 1993, tramandata di generazione in generazione. Comunità, volontariato, cittadini che hanno sempre valorizzato il loro senso d’appartenenza. ll Comitato organizzatore, con il supporto di tutti i volontari del paese, accoglierà anche quest’anno famiglie e turisti in visita nel Salento per l’evento, ormai divenuto tappa fissa per coloro che vogliono rivivere l’atmosfera della vita contadina di un tempo, tra usanze locali e piatti tipici.

Immancabile l’appuntamento dedicato alla musica live. Il primo giorno di sagra sarà animato dalla presenza dei “Ragnatela Folk Band”, un gruppo di Matera con un’attività di oltre dieci anni maturata su numerosi palchi che propone, attraverso il suo spettacolo, un viaggio nei ritmi della tradizione musicale del Sud Italia.

Ecco l’intero programma:

  • Venerdì 14 luglio: Chupacabra Band (Zona Campo Sportivo), Mustisci – Ragnatela Folk Band (Ajera);
  • Sabato 15 luglio: P40 e Donna Lucia – Scemifreddi Cabaret Congelato (Zona Campo Sportivo), I Mariglia – Alla Bua (Ajera);
  • Domenica 16 luglio: Riviera Salentina (Zona Campo Sportivo), Canaglia Ensemble – Ritmo Binario (Ajera)+ Stella Band Serenade tra le vie del paese (tutti e tre i giorni);

Quest’anno saranno tante le novità. Protagoniste della tre giorni saranno le pietanze tipiche del mondo rurale, con degustazioni a prezzi popolari di piatti dagli antichi sapori, come ad esempio la pasta fatta in casa preparata dalle massaie del paese, “lu ranu stumpatu” (grano schiacciato, cucinato e condito), i “muersi” (mix di legumi, verdure e pane tostato), le “fave nette cu le cicorie”, le puccette “pizzicate” e altri prodotti conosciuti in Puglia come le pittule, le friselle e i “pizzi”. La novità “culinaria”, invece, riguarda la presentazione di un piatto tipico della tradizione pugliese. Dopo le “orecchiette cu' le rape”, la new entry di quest’anno sarà la “Ciceri e Tria”, un piatto d’origine popolare preparato con pasta artigianale dal taglio lungo, condita con ceci e pasta fritta.

Non solo gastronomia. Per ripercorrere poi il lungo cammino dei venticinque anni di storia, una mostra a tema sarà inaugurata e aperta al pubblico nelle vicinanze del Centro Pastorale di Merine per rivedere, ammirare e toccare con mani vecchi ricordi, foto antiche, video inediti, manifesti di ogni edizione, raccolti tra la gente del paese per riproporre un piccolo museo della “Sagra te lu Ranu”.

In occasione della 25esima edizione, il Comitato della Sagra te lu Ranu ha proposto il concorso d’arte dal titolo “Comu era nna fiata”. Singoli, gruppi di persone, artisti e non, potranno partecipare ad un contest che premierà la migliore rappresentazione di scene di vita del passato. I partecipanti potranno rappresentare luoghi, mestieri, arti e manualità andate perse nel tempo.

Maggiori info e regolamento su www.sagrateluranu.it.



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