Termina 1-1 il primo round tra Sambenedettese e Lecce. Mercoledì si decide tutto

Buona partita quella dei giallorossi contro la compagine marchigiana. A Mancuso risponde dagli 11 metri Caturano e Perucchini salva il risultato parando un penalty. Mercoledì al ‘Via del Mare’ la sfida di ritorno.

Non è stato, quello di San Benedetto, un Lecce arcigno capace di imporre il proprio gioco, anzi, in alcuni frangenti ha subito passivamente i padroni di casa che hanno fatto vedere a Perucchini e compagni i cosiddetti sorci verdi.
  
I salentini si scuotono solo dopo il gol del vantaggio dei marchigiani siglato dal bomber Mancuso al quale risponde Sasà Caturano, altro bomber di razza, che su calcio di rigore spiazza letteralmente l'estremo locale.
  
Questo accade nella ripresa mentre i primi 45 minuti le due squadre hanno giocato a viso aperto senza però trasmettere, ai quasi diecimila spettatori, emozioni al cardiopalmo, spicca solo il gol annullato per fuorigioco a Ciancio che per la verità è apparso in posizione più che regolare.
  
Mister Rizzo dispone in campo la migliore formazione ed opta per il consueto 4-3-3 mentre i locali hanno non poche defezione e devono fare a meno di Aridità, Grillo e Candelori infortunati e di Damonte squalificato. 
  
Il Lecce appare reattivo quando al 4° ci prova con Torromino da distanza proibitiva con la sfera che termina abbondantemente fuori. I giallorossi, come anzidetto, al 12° si vedono annullare un gol dal Sig. Pillitteri di Palermo per una posizione estremamente dubbia per fuorigioco. Al 17° Lecce vicino al vantaggio con Pacilli il quale si vede respingere in extremis con i piedi da Pegorin la palla. Occasionissima per i padroni di casa al 31° con Agodirin che da 30 metri sgancia un siluro che non affonda Perucchini che risponde alla grande respingendo l'insidioso tiro. La prima frazione di gioco termina a reti bianche.
  
Nel secondo tempo al minuto secondo la difesa del Lecce pasticcia clamorosamente: su punizione Bacinovic cerca e trova tutto solo Mancuso in area ospite che a faccia a faccia con Perucchini lo buca inesorabilmente. Ma non passano nemmeno cinque minuti che il Lecce perviene al pareggio: Costa Ferreira entra in area palla la piede ma l'autore del gol del vantaggio dei locali lo atterra senza tanti complimenti e per il direttore di gara è penalty del quale se ne incarica Caturano che non dà scampo a Pegorin spiazzandolo.  Dopo il pareggio i padroni di casa si scuotono mettendo spesso alle corde i più blasonati avversari con Ntow e Rapisanda e con le incursioni di Mori che forniscono al tridente palloni molto interessanti che mettono spesso in difficoltà la retroguardia giallorossa. Al 57° è proprio Rapisanda ad essere atterrato ingenuamente in area da Giosa ed anche in questa circostanza il direttore di gara assegna il calcio di rigore senza esitare. Questa volta Perucchini salva davvero il risultato ipnotizzando dagli undici metri Mancosu respingendogli il tiro per poi imporsi da campione sulla ribattuta a Lulli. Al 63° il Lecce va vicino al vantaggio con Mancosu che servito da Cosenza si vede respingere il tiro da Lulli. Girandola di sostituzioni per entrambe le squadre: al 65° per gli ospiti entra Doumbia per Torromino e al 74° Marconi per Caturano mentre per i locali al 75° Di Massimo per Agodirin. Al 84° i giallorossi potevano chiudere di fatto sia la gara che il passaggio quasi automatico al prossimo turno dei play-off se Giosa non avesse ciccato clamorosamente la sfera a porta vuota dopo una "papera" di Pegorin che non trattiene la palla e praticamente la consegna sui piedi pardon sulle zampe di Ciancio che spreca la più facile delle occasioni.
  
Termina così sul risultato di parità la prima sfida tra Lecce e Sambenedettese, appuntamento, quindi, al "Via del Mare" mercoledì prossimo che in caso di ulteriore parità i giallorossi si aggiudicheranno i quarti di finale in virtù del miglior piazzamento in campionato.
  
Ivan Vedruccio



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