Meluso taglia le malelingue: ‘Il progetto continua. Ho l’obbligo di provare a dare a Lecce la gioia che merita’

Il Direttore Sportivo del Lecce interviene sulla voci che da qualche ora lo volevano vicino al Palermo, dichiarando di voler proseguire il progetto giallorosso. Messa la parola fine all’ennesima querelle, ora tutti al lavoro per la prossima stagione.

Nessun caso-Meluso, nessuna fuga, nessuna rescissione del contratto prima del previsto. Tutt’altro. Il Direttore Sportivo dell’Unione Sportiva Lecce Mauro Meluso entra a gamba tesa nella boutade scatenatasi nelle ultime ore che lo voleva abbandonare la nave giallorossa dopo un solo campionato per accasarsi in quel di Palermo, in Serie B.
 
Le voci si sono rincorse rapidamente, alimentate anche dal rinvio della conferenza stampa dello stesso D.S. con accanto mister Roberto Rizzo, fissata inizialmente per questo pomeriggio, ma spostata a data destinarsi. In città e negli ambienti giallorossi, così, non si è persa l’occasione di aprire bocca senza pensarci due volte, dipingendo il dirigente calabrese come un ‘traditore’.
 
“Con riferimento alle notizie di stampa pubblicate in data odierna – ha invece risposto con una nota Mauro Meluso – seppur lusingato da tali accostamenti, comunico il mio fermo intendimento di proseguire con l’US Lecce il mio emozionante viaggio, al fianco di una società seria ed ambiziosa, con la quale ho operato in totale sintonia e con la quale, già da diverse settimane, c’è la volontà di prolungare il mio rapporto professionale”.
 
Capito? Non solo non c’è aria d’addio, ma c’è anche la volontà di prolungare una collaborazione che al momento vede la sua scadenza naturale tra 12 mesi, a giugno 2018. Meluso prosegue: “con i miei dirigenti, collaboratori, il mister e uno splendido gruppo di calciatori abbiamo l’obbligo di provare a dare una grande gioia alla gente salentina”.
 
Le parole del Direttore Sportivo non lasciano spazi a fraintendimenti e, al contrario, trasudano di passione. Del resto, il progetto sportivo della società di via Costadura è chiaro: dura due anni, durante i quali si dovrà arrivare in cadetteria. Se così non fosse, si tirerebbero le somme. Il primo anno, come noto, è già ‘andato’, con il sogno-promozione svanito prima sotto i colpi di un irresistibile Foggia, poi naufragato ai calci di rigore in quel di Alessandria nella maledetta lotteria dei playoff. Ora, però, si riparte. Si riparte da un gruppo solido, sia quello dirigenziale, sia quello tecnico. Si riparte – finalmente – senza stravolgimenti, con una rosa pressoché completa e con un allenatore stimato dalla piazza e amante dei colori della sua città.
 
Ha sbagliato qualcosa Meluso nel corso dell’ultima stagione? Sicuramente sì, altrimenti staremmo ancora festeggiando per le vie di Lecce una promozione divenuta ormai una ossessione, ma nel complesso Mauro Meluso è stato in grado di allestire una rosa competitiva che aveva dato l’impressione a tutti di potercela fare davvero. È mancato quel qualcosa che adesso non deve più venire meno.
 
Chi ha bramato, sospettato, augurato o solo pensato l’uscita di scena di Meluso, si faccia un esame di coscienza e riconosca quanto di buono fatto dall’unico vero Direttore Sportivo (di nome e di fatto) che Lecce abbia annoverato negli ultimi anni di Lega Pro. Un dirigente che fin dal principio aveva dichiarato di voler mettere le tende in Salento e che – anche da bordo campo nel corso del campionato – ha fatto notare quanto tenesse alla causa giallorossa.
 
Dall’altro lato, però, non ci sono più alibi. Meluso e la dirigenza adesso non possono concedersi errori, non possono sbagliare nulla. C’è una squadra, c’è un tecnico e c’è una piazza che ha dimostrato di poter puntare in alto. Valutazioni errate, scommesse o azzardi non sono più consentiti.



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