Il Lecce torna a vincere: bella reazione della squadra

Con una prova di carattere, il Lecce rialza subito la china dopo la sconfitta rimediata a Francavilla. Costa Ferreira risolve il match con un bolide dalla distanza che dopo tanti tentativi buca Pisseri. I giallorossi salgono in vetta in attesa del posticipo di stasera del Foggia.

Un Lecce tutto grinta e carattere torna al successo dopo la brutta avventura di Francavilla e lo fa contro un Catania che seppur in crisi di risultati vende cara la pelle al "via del mare". Per avere ragione degli etnei ci è voluto una prodezza del portoghese Costa Ferreira nella ripresa che sigla così la sua prima marcatura con la maglia giallorossa.
 
I salentini momentaneamente riconquistano la vetta della classifica nell'attesa del match tra Monopoli e Foggia di lunedì sera. Gli uomini di mister Pasquale Padalino con una prestazione esemplare conquistano tre pesantissimi punti che danno morale in vista del big-match di domenica prossima contro i cugini foggiani allo "Zaccheria".  E' stata una gara che non prevedeva appello e pertanto Lepore e compagni hanno sfoderato una prestazione esemplare in tutti i reparti: Pacilli inarrestabile sulla fascia è stato un pendolino senza fermate e le sue scorribande hanno spesso messo in crisi la retroguardia ospite; in difesa Cosenza ha innalzato un muro impenetrabile con Ciancio  l'intesa poi è stata davvero vincente; Agostinone è apparso reattivo ed il suo contributo è risultato positivo in fase di interdizione con i compagni; centrocampo impeccabile con Costa Ferreira che ha tratti ha ricordato indimenticabili registi del passato; Doumbia ben ingabbiato da Parisi non ha potuto esprimersi al meglio ma il suo apporto come sempre è risultato efficace; per Sasà Caturano tanto movimento ma ancora a secco di gol. La partita è vibrante e già al 7° Pacilli conclude al volo da dentro l'area ma la palla sorvola di poco la traversa.
 
La risposta del Catania arriva al 20° con Mazzarani che prova a sorprendere Perucchini con un pallonetto ma la sfera è leggermente alta sulla traversa. Al 30° Cosenza da 35 metri prova ad inquadrare la porta ma Pisseri vola all'incrocio dei pali e smanaccia in angolo. Al 38° risponde il Catania con Pozzebon dalla distanza con la palla di poco fuori. Al 44° Ferreira dal limite tira a botta sicura ma Pisseri è in giornata di grazia e sventa la minaccia. Al 46° Tsonev su calcio di prima fa compiere all'estremo locale una parata da campione. Il primo tempo termina sul risultato di parità ed è stato costellato di una miriade di tiri da lontano a testimonianza di due difese oltremodo attente che non lasciano spazio a fraseggi sotto porta.
 
La seconda frazione non prevede sostituzioni per entrambe le compagini e al 50° Costa Ferreira da 25 metri porta in vantaggio il Lecce con una rasoiata che non da scampo al pur bravo portiere Pisseri. Al 60° per il Catania esce Cucolo ed entra Fornito. Al 62° occasionissima per i salentini con l'inesauribile Pacilli che dopo una galoppata di oltre 25 metri serve in area Caturano che arriva però con un attimo di ritardo ed il suo tocco di punta alza il pallone oltre la traversa. Tre minuti più tardi Lepore rileva Doumbia. Al 66° è ancora Costa Ferreira a far venire i brividi a Pisseri che dalla distanza trova il n. 1 etneo pronto alla parata. Al 71° Pozzebon impegna Perucchini sempre dalla distanza. Al 72° fa il suo ingresso in campo Marconi per il bomber Caturano. Mister Pulvirenti al 77° prova il tutto per tutto ed opera due sostituzioni con Scoppa e Tavares che rilevano rispettivamente Di Grazia e Djordjevic. Al 82° Marconi sbaglia incredibilmente il gol del raddoppio da due passi da Pisseri il cui tiro è altissimo sulla traversa.
 
A tempo scaduto altra sostituzione per i padroni di casa con Maimone che rileva Tsonev. Il Lecce incamera tre importantissimi punti ma aldilà del risultato quello che fa ben sperare e che si visto una squadra in salute che ha dimenticato prontamente la brutta figura di domenica scorsa e tutto ciò lascia ben sperare per la sfida allo "Zaccheria" contro i satanelli.
 
A cura di IVAN VEDRUCCIO



In questo articolo: