Il Lecce pareggia in extremis con Doumbia, ma quanta fatica…

Il ‘nuovo’ Lecce di mister Robertino Rizzo non convince, nonostante sia riuscito a conquistare un insperato pari in dieci uomini, dopo il cartellino rosso di Drudi. I play-off sono ormai alle porte e la squadra è apparsa senza il carattere necessario per il salto in serie B.

Chi si aspettava un Lecce diverso da quello di mister Pasquale Padalino è rimasto decisamente deluso: i giallorossi hanno cambiato il trainer, ma il gioco è rimasto praticamente lo stesso. Il salentino Roberto Rizzo, che in settimana aveva rilevato il tecnico foggiano, rimane fedele all'improbabile 4-3-3 e allora ci si chiede: perché si è giunti all'esonero di Padalino se il modulo doveva rimanere tale e quale?
  
Sollevare l'ex foggiano dal suo incarico non ha avuto alcun impatto sulla performance della squadra, anzi, il suo allontanamento è servito solo per placare gli animi dei tifosi e la pressione dei media. La squadra giallorossa è apparsa senza idee né gioco e  confusionaria specie lungo la linea mediana del campo, nonostante il rientro di Mancosu dopo la lunga degenze per un infortunio.
All'orizzonte non si intravede nulla di buono, alle porte spiccano i play-off e i giallorossi non appaiono motivati, almeno quelli visti contro la Paganese, per l'agognato fare il salto di categoria. Il neo tecnico preferisce Marconi a Caturano e Doumbia a Torromino, mentre a centrocampo si rivede Mancosu.
  
La partita è vibrante e al 4° Drudi prova a sorprendere da centrocampo Liverani con un tiro che sorvola di pochissimo la traversa. Al 6° i padroni di casa passano in vantaggio con Firenze che, su calcio di punizione di prima dal limite, beffa Perucchini che ancora una volta appare vulnerabile sui tiri da lontano. Al 11° è sempre Firenze su calcio di punizione ad impegnare l'estremo giallorosso che con l'aiuto del palo sventa la minaccia. Al 17° Pacilli di sinistro dalla distanza impegna Liverani. Al 24° ingenuità di Marco Drudi che già ammonito intercetta col braccio la palla, per il direttore di gara il fallo è volontario e il difensore del Lecce guadagna anzitempo la via dello spogliatoio per doppio giallo.
  
Al 34° mister Rizzo corre ai ripari e sostituisce Pacilli con Fiordilino. Al 40° Longo poteva chiudere le ostilità, ma questa volta Perucchini a faccia a faccia con l'attaccante di Pagani lo ipnotizza e gli nega la gioia del gol. Al 43° occasione d'oro per i salentini con Doumbia che ben servito con un assist da Lepore il franco-maliano stoppa egregiamente la palla, ma il suo tiro è da dimenticare.
  
Il primo tempo termine con i padroni di casa in vantaggio per 1 a 0.

  
Nella seconda frazione di gioco al 52° Caturano rileva, per la verità, un inesistente Marconi. Al 53° Mancosu di testa, su calcio di punizione di Lepore, svetta più in alto di tutti ma la palla anche se ben colpita si alza sulla traversa. Al 54° pasticcio della difesa salentina con Ciancio che si lascia sfuggire la sfera in area e Perucchini che esce a vuoto, ma per fortuna del Lecce Ciancio recupera in extremis su un attaccante locale e l'azione sfuma. Al 62° è Liverani a pasticciare clamorosamente con un rinvio corto sul quale si avventa Caturano e di prima intuizione calcia un pallonetto ma la palla si infrange sul palo. Al 67° Grassedonia toglie Tascone per Parlati e quattro minuti più tardi Zerbo per Bollino. Al 72° Perucchini dice di no ancora a Firenze e al 75° il Lecce con Doumbia perviene al pareggio con un eurogol. Il franco-maliano approfitta di una distrazione di Della Corte ed al volo spedisce la sfera sotto la traversa. Da segnalare al 88° la sostituzione di Doumbia per Maimone.
  
Un Lecce seppur in dieci uomini per gran parte della partita conquista un insperato pari ma lascia seri dubbi sul proprio futuro, i play-off sono ormai alle porte e la squadra è apparsa demotivata, con la testa chissà dove e senza nerbo.
  
Ivan  Vedruccio



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