‘Una poltrona per due’ a Lecce: Torromino-Caturano, la promozione passa dai vostri gol

Torromino e Caturano compongono, assieme a Pacilli, il tridente giallorosso ‘targato’ Padalino. Da tempo, a Lecce, non si vedevano in campo due attaccanti dall’intesa così affiatata. La promozione passa dai loro gol.

Alzi la mano chi a Natale, almeno una volta nella vita, non abbia mai sentito parlare del film ‘Una poltrona per due’, con protagonisti Eddy Murphy e Dan Aykroyd. La storia gira intorno alla scommessa di un dollaro puntata sui loro personaggi: uno da povero sarebbe divenuto ricco, e viceversa l’altro gettato nell’abisso della povertà. Ora, senza entrare nei dettagli della pellicola, alla fine questa insolita coppia riuscirà a scoprire l’inghippo per poi ‘sbancare’ il mercato azionario, terminando i giochi in completa ricchezza su un’isola caraibica. Entrambi sorridono e festeggiano accompagnati dallo champagne. Venga concessa nella speciale giornata odierna, allora, una suggestiva fantasia: che l’immagine dei radiosi Louis e Billy Ray risulti la stessa, a fine stagione, d’una altra coppia molto amata dal tifo leccese. Certo, qui l’argomento cambia, si passa al calcio. Ma quanto sarebbe bello vedere Torromino e Caturano, i bomber dell’US Lecce, brindare al raggiungimento della serie cadetta a fine stagione proprio allo stesso modo dei due famosissimi attori cinematografici?
 
Gli utenti perdonino il paragone un po’ forzato, forse, col cinema statunitense. Del resto siamo a Natale ed i ‘calciofili’ leccesi – oggi leggermente tristi per via della consueta sosta di campionato – in assenza del pallone, chiedono un cadeau particolare all’attacco giallorosso: la promozione in serie B. Richiesta da estendere, ovviamente, all’intero team capitanato da Francesco Lepore. E soprattutto a Pacilli, il terzo componente del tridente offensivo ‘targato’ Padalino. Eppure, l’intesa tra i centravanti del Lecce sta pian piano facendo maturare nella piazza la convinzione che in fondo, ritornare nel torneo cadetto, non sembra così impossibile. Anzi, il salto di categoria risiede nelle mani e nei ‘piedi buoni’ di questa rosa tecnicamente all’avanguardia per la Lega Pro (qualcuno potrebbe già ben figurare in B).
 
I più nostalgici ricorderanno alcuni dei favolosi ‘tandem’ che hanno scandito la storia calcistica leccese: Loddi-Montenegro; Sesa-Lucarelli; (oppure Vugrinec-Lucarelli) Francioso-Palmieri. Dei partner di un reparto nel quale i gol venivano ‘interscambiati’ con facilità. In una zona del campo, quella dell’area di rigore, dove tutti questi grandissimi finalizzatori ‘giganteggiavano’, facendo tremare le difese avversarie. Persino quelle della serie A. Pure Chevanton-Giacomazzi e Pasculli-Barbars, nonostante le differenti posizioni sul rettangolo verde (rispettivamente attaccante e centrocampista) hanno garantito gol e spettacoli tipicamente sudamericani. Nel calcio moderno appare difficile gestire ‘una poltrona per due’ in fase offensiva (e qui, manco a farla a posta, ci si ricollega ad inizio articolo). Il gioco viene costruito prevalentemente nel tentativo di valorizzare la figura della punta centrale. E quand’anche esista una seconda punta, quest’ultima lavora più sull’assist decisivo al compagno, ‘opportunista’ sottoporta, anziché cercare la conclusione a rete. Per carità, si parla in generale e senza peraltro criticare alcuna tattica.
 
C’è da dire, però, che Torromino e Caturano quella ‘poltrona’ possono condividerla benissimo. Lo hanno dimostrato in diverse occasioni e sebbene il primo stia trascorrendo un periodo di ‘digiuno’, siamo convinti che passerà presto. Lo si capisce dall’intesa, dagli scambi, dal modo in cui l’uno cerca l’altro. Le carte in regola per ‘gonfiare la rete’ risultano sotto gli occhi di qualsiasi spettatore. Sasà è più ‘rapace’ d’area, un po’ alla 'Pippo' Inzaghi ai tempi del Milan. Quel fiuto del gol è una caratteristica naturale, un'abilità innata. Attacca gli spazi, s’inserisce bene e soprattutto dimostra freddezza davanti al portiere. Giuseppe, invece, possiede una potenza esplosiva impressionante, oltre che tanta ottima tecnica individuale.
 
Il capoluogo salentino ripone tantissime speranze nelle segnature di questi ragazzi, molto amati dai supporter e soprattutto dei seri professionisti. Per ovvi motivi, il tanto desiderato regalo sotto l’albero i cittadini non potranno trovarlo oggi.
 
E allora posticipiamolo a Maggio per scartarlo tutti insieme – squadra, presidenza e tifosi – in un tripudio di bandiere giallorosse, osservati dalla statua di Sant’Oronzo. Noi ci crediamo. Nel frattempo, Buon Natale.



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