‘Un giorno allenerò il Lecce’, si avvera così il sogno di Robertino Rizzo

Il tifoso doc Ivan Vedruccio che segue a distanza le sorti dei giallorossi traccia una breve storia della carriere di allenatore di Roberto Rizzo. Uomo di carattere, legatissimo alla sua terra, ha riportato entusiasmo già dal primo allenamento.

Roberto Rizzo subentra a Pasquale Padalino alla guida del Lecce, tornando così sulla panchina della squadra salentina a distanza di sette anni e diventando, per la prima volta in carriera, capo allenatore della società della sua città.

Firma un contratto valido fino al termine della stagione, con rinnovo automatico in caso di promozione in serie B. Nel 2004, al termine della vittoria ai rigori dei baby Primavera giallorossi sull'Inter che gli valse il titolo di campione d'Italia per la seconda volta consecutiva, il trainer salentino confidò al quotidiano romano la "Repubblica" di avere un sogno nel cassetto: "Allenare il Lecce". Sogno avverato e meritato poichè  Robertino ha portato il settore giovanile leccese a calcare le più grandi platee del calcio che conta vincendo tutto quello che era possibile e cioè  due campionati, due coppe Italia e due supercoppe.

Il tecnico di San Cesario ha legato storicamente la sua esperienza a Lecce: esordì il 29 Marzo 1981, nella sconfitta in casa del Lanerossi Vicenza (gara del campionato di B) Nella stagione 1984-85 fece parte della rosa che ottenne la promozione in serie A. L'8 dicembre del 1985 debuttò nel massimo campionato, in occasione della gara persa 4-1 con il Como. Come allenatore la sua carriera da tecnico, come anzidetto, inizia sulla panchina della Primavera giallorossa.

Nel 2005-06 ha affiancato Paleari sulla panchina della prima squadra per 17 giornate di campionato, perdendo 9 volte.

Nel 2009-10 ha guidato il Matera, portandolo a vincere i play-off della serie D e la coppa Italia di categoria. L'anno successivo è tornato con i salentini, per essere il vice di De Canio. Alla 26° giornata di campionato siede in panchina per sostituire l'allenatore, squalificato, ottenendo una vittoria per 2-0 contro la Juventus. Ha poi seguito De Canio anche al Genoa ed al Catania.

Uomo di carattere legatissimo alle sue origini, alla sua terra di salentino doc e quando gli fu chiesto se si fosse concesso una vacanza esotica per festeggiare il doppio successo sull'Inter, lui rispose: " Si. A Torre dell'Orso. Per me è meglio delle Maldive". Questo e Robertino Rizzo!!!

Di Ivan Vedruccio



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