​Per conquistare la B il Lecce deve ripartire da Robertino Rizzo. E la società fare un esame di coscienza

Dopo la sconfitta ad Alessandria, il Lecce deve pensare subito alla stagione 2017/2018. La prima scelta da compiere è quella dell’allenatore e Roberto Rizzo ha dimostrato di meritare la riconferma, a prescindere dalla categoria.

E adesso ripartiamo da Roberto Rizzo e dal Lecce visto ad Alessandria perché dopo un ennesimo anno trascorso sull’altalena dei sentimenti la prestazione di domenica è l’unica cosa che riconcilia con una categoria diversa dalla Lega Pro. Roberto Rizzo ha preso una squadra in seria, serissima difficoltà e l’ha portata ai livelli delle big di categoria. Purtroppo la traversa di Mancosu all’ultimo minuto dei tempi supplementari e il palo di Ciancio dagli undici metri nel tiro finale hanno deciso la sorte dei prossimi 12 mesi giallorossi. Ma la squadra ha dimostrato di avere cuore, carattere e testa per giocarsela con chiunque e il merito è solo e soltanto dell’allenatore. Bisognerebbe dargliene il giusto merito.
 
Già, perché la società si è troppo facilmente tirata fuori dalle responsabilità. Altro che un anno guadagnato o non perso caro presidente Sticchi Damiani! Gli anni persi sono due (con questo) e noi di Leccenews24 che, per primi, in maniera libera chiedemmo alla famiglia Tesoro di prendersi le sue responsabilità, adesso ci vergogneremmo a non chiedere la stessa cosa ai nuovi proprietari che devono tirare le somme di due stagioni sprecate. Le scelte di Padalino e Meluso, infatti, sono scelte che devono trovare una loro giustificazione e un loro perché.
 
Adesso si deve ripartire per il sesto anno consecutivo nella vecchia Serie C, a meno che il fallimento di qualche società in B non apra uno spiraglio per il ripescaggio tra i cadetti del Lecce. Per noi, comunque, sarebbe un errore gravissimo non riconfermare sulla panchina Mister Rizzo, a cui si dovrebbe affiancare uno staff dirigenziale in grado di assecondare le intuizioni tattiche dell’allenatore.
 
Si giudicano le stagioni in base ai risultati e non alle simpatie personali di questo o di quell’opinionista. Lecce merita una categoria diversa e forse il campionato 2017/2018 potrebbe essere davvero l’ultima occasione.  



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