​Il Lecce torna su: a Messina è la partita degli attaccanti e della linea verde. Le pagelle dei giallorossi

È un Lecce cinico, ordinato e dinamico quello che si impone per 3 a 0 al ‘San Filippo’ di Messina. Caturano mette a segno una doppietta: il terzo gol è del ringalluzzito Persano. Il duo di centrocampo Tsonev-Fiordilino offre garanzie.

Il Lecce riprende la marcia. Contro il Messina i giallorossi rispondono subito dopo lo stop casalingo contro il Matera e rifilano tre reti alla formazione di Cristiano Lucarelli. Con una formazione ampiamente rimaneggiata in virtù dei tanti impegni ravvicinati, mister Padalino dimostra coraggio nell'affidare le chiavi della squadra a due giovani Fiordilino e Tsonev. Il mattatore si conferma Caturano autore di due reti, ma molto bene anche Doumbia. Una menzione a parte la merita Persano che si scrolla di dosso critiche e dubbi dei più.
 
Gomis, 6: non viene particolarmente impegnato dai padroni di casa. Non è perfetto nell'uscita bassa al 21esimo su Milinkovic: per fortuna sfiora la palla e l'attaccante di casa si staglia contro il muro dei difensori. La sua prima parata arriva solo al 6' della seconda frazione, respingendo con i pugni un tentativo di Marseglia.
 
Ciancio, 6.5: tutti si aspettavano il suo rientro al posto di Contessa, invece torna dal 1' e lo fa andandosi a prendere la corsia destra. Finalmente una gara senza sbavature: vince tutti i contrasti e nelle pochissime volte in cui sbaglia il primo controllo del pallone, poi è bravo e abile ad andarselo a riprendere. Spinge tanto e tiene a bada gli avversari lungo la sua fascia di competenza.
 
Cosenza, 6: capitano di giornata, rientra tra i titolari dopo due turni (di cui uno per squalifica) passate ai margini. Prende il posto di Giosa e spende il primo giallo già al nono minuto. Nel complesso è una buona gara la sua, fatta di carattere alla guida della retroguardia. È tenero sul contrasto con Milinkovic al 21': poteva costare caro.
 
Drudi, 6+ : dopo la gara di grande sofferenza nella gara di sabato sera, prova a riscattarsi in quel di Messina. Torna a far vedere la sua prestanza e la sua intelligenza difensiva, anche se non mancano alcune sbavature. L'occasionissima al 21esimo del primo tempo per il Messina nasce da un suo disimpegno sbagliato. Per il resto della partita non fa passare nulla.
 
Contessa, 6+ : Padalino gli conferma fiducia e tutto sommato riesce a rialzare la china dopo la sfida contro il Matera. Fin dalle battute iniziali il Messina è dalle sue parti che prova a sfondare con alterne fortune. Lui tiene bene il campo e soffre poco. Sigilla la prova con l'assist vincente per il tris calato da Salvatore Caturano, al termine di una bella sgroppata a 15 minuti dal fischio finale.
 
Fiordilino, 6.5: lanciato nuovamente tra i titolari, è un'ottima spalla di Tsonev. Mai distratto si comporta come un veterano, senza mai uscire dalle righe. Rischia tanto al 21esimo sulla clamorosa azione dal gol del Messina con un tocco su Milinkovic contestatissimo dai siciliani. Poi una velenosa conclusione dalla distanza al 39' che avrebbe meritato maggiori fortune. Nella ripresa cala, lasciando l'iniziativa a Mancosu.
 
Tsonev, 7: che sia un elemento a cui al momento non si può rinunciare appare chiaro anche oggi in riva allo Stretto. Onnipresente in mezzo al campo, ripiega all'occorrenza, ma è quando deve impostare che da il meglio di se: imprevedibilità e senso di posizione, ci prova anche con qualche conclusione dalla distanza. Il 2 a 0 nasce da un suo grande anticipo a centrocampo che accende la miccia per il raddoppio di Persano. Lascia il campo per via precauzionale alla mezzora del secondo tempo.
 
dal 24' s.t. Mancosu, 6: tenuto a riposo dopo il suo costante impiego in campionato, entra al posto del bulgaro e prende le redini della manovra, con ordine e disciplina.
 
Vutov, 6.5: nel primo quarto d'ora viene praticamente ignorato dai suoi compagni. Poi prova a salire in cattedra e dalle sue parti arriva la svolta del match: al 17' ci prova con una azione in solitaria, pochi istanti dopo ci prova da fuori area con la palla che sbatte sul braccio di De Vito, prendendosi così il calcio di rigore. Da quel momento si fa vedere più spesso, mettendo in apprensione Bruno e soci. Esce poco dopo il quarto d'ora della ripesa.
 
dal 17' s.t. Lepore, 6: a differenza di Vutov, il leccese doc cura maggiormente la fase di contenimento, ma non disdegna farsi notare per qualche scatto. Si risparmia un'ora di partita in vista del prossimo impegno in programma già sabato pomeriggio.
 
Doumbia, 7- : è alla sua imprevedibilità che il Lecce si affida fin dalle prime battute di gara. Punta l'uomo e quasi sempre lo supera prima di affidarsi ai centrali lì davanti. In apertura di secondo tempo costruisce una bella azione prima di servire Caturano che però pecca di precisione. Dopo il secondo tempo di Castellammare, mette in campo la sua migliore prova della stagione: dinamico e instancabile, cerca di sfruttare tutti gli spazi che il Messina concede.
 
Persano, 7: una buonissima prova da parte da parte del giovane attaccante di San Donato. Ripiega in fase di non possesso non lasciando sguarnito il pacchetto offensivo vista la presenza di Caturano. Tanto lavoro sporco prima di sciupare una colossale occasione sul finale di primo tempo: una sorta di rigore in movimento su assist di Sasà sul quale il salentino arriva troppo morbido. La ciliegina, però, è il gran gol allo scoccare del 45esimo: imbeccato bene da Tsonev, controlla abilmente la sfera prima di depositarla con tutta la forza che ha alle spalle di Berardi, sorprendendolo sul suo palo.
 
Caturano, 7.5: ci pensa lui ad aprire e chiudere i conti, prima con un rigore poi con una rete da bomber di razza: una doppietta che rinsalda il suo primato nella classifica dei capocannonieri. Si sacrifica tanto e riesce a dialogare bene con il suo compagno di reparto, oggi Persano (come non si vedeva da tempo). Riesce a richiamare su di sé l'attenzione di almeno due difensori messinesi, aprendo varchi interessanti. Spiazza Berardi, poi, con il mancino dagli undici metri; imperioso il suo stacco di testa per il 3 a 0.
 
dal 37' s.t. Freddi, senza voto: va a rimpinguare la retroguardia a risultato ormai messo in cassaforte.
 
Padalino, 7: il Lecce ha bisogno di una scossa dopo il Ko di Matera e il tecnico cambia completamente le carte in tavola. Punta su un 4-2-4 che chiude il Messina nella sua metà campo: la scelta è azzeccata e va premiato soprattutto il grande coraggio di affidare il centrocampo a due under quali Tsonev e Fiordilino che non deludono affatto. Rilancia anche le ambizioni di Persano che lo ripaga con una bella marcatura. La sua truppa tiene bene un pessimo terreno di gioco, con segnali importanti che arrivano anche dalle corsie esterne: bene la gestione del risultato nella ripresa fino al terzo gol. Il Lecce si rimette in marcia e adesso non bisogna fermarsi.



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