Riparte la guerra ai tumori. Massimo Rizzo chiama a raccolta i sindaci del Nord Salento

Un nuovo capitolo della battaglia al cancro parla della protonterapia, il paladino della difesa della salute Massimo Rizzo presenta il suo progetto ai primi cittadini del Nord Salento.

La battaglia in atto è una battaglia per la vita, anzi una vera e propria guerra alla malattia per migliorare la qualità delle nostre esistenze. Il generale che sta guidando un esercito di volontari su un difficile e a volte sconosciuto campo di battaglia si chiama Massimo Rizzo, un uomo, un giovane che senza gradi né stellette ha deciso di combattere, di mostrare il suo coraggio sul fronte della lotta al cancro.

Massimo lo conoscono in tanti nel Salento, un tipo tosto, che l’ha giurata a quella brutta malattia che gli strappato un amico, giovane come tanti, che in provincia di Lecce troppo spesso si trovano a dover far fronte a mali terribili. Anche perché questa spiega ancora una volta Massimo Rizzo è una terra falcidiata, qua in Salento il cancro sembra essere a casa sua, ecco perché dobbiamo cambiare le cose.

Nelle scorse ore Massimo ha incontrato ufficialmente i sindaci del nord Salento, riuniti nel municipio di Campi salentina per esporre le novità e impacchettare un impegno istituzionale da parte di tutti i primi cittadini che sono la più alta autorità sanitaria del territorio.

In passato questo coinvolgimento ha dato i suoi frutti, ma occorre continuare…

La battaglia di Massimo Rizzo, infatti, ha già portato all’ottenimento di risultati apprezzabili, nei mesi scorsi è finalmente arrivato a Lecce un acceleratore lineare di ultima generazione (macchinario sofisticato e costosissimo) che adesso si attende di mettere a regime. Ma non basta, in primis perché le macchine invecchiano presto, quindi un’ultima generazione di oggi è superata già fra qualche mese, in secundis perché ci siamo stancati di essere sempre in ritardo su tutti.

Ecco perché Rizzo ha deciso di lanciare una nuova sfida, quella mirata a far giungere nelle strutture ospedaliere salentine la protonterapia, un servizio erogabile attraverso macchinari di radioterapia che non utilizzano raggi x ma raggi protonici. Quelli che lanciava Jeeg Robot d’Acciaio? Si è chiesto qualcuno. Non proprio, risponde Massimo ai nostri microfoni, piuttosto quelli che usano già in altre zone d’Italia, ovviamente al Nord, dove però, guarda caso, l’incidenza tumorale non è così forte come qui da noi. Pensiamo al caso di Trento, città immersa nell’incantato paesaggio alpino, dove è presente la macchina ammazza tumori più avanzata che ci sia. A Trento? Sì a Trento, è un po’ come mettere un refrigeratore in Siberia. Sono le contraddizioni del nostro mondo, spiega Rizzo, qui dove è in atto una guerra combattiamo con le clave e le pietre, dove si sta tranquilli o quasi si dispone invece di mitragliatori e cannoni.

Adesso è il momento di capovolgere i punti cardinali dell’orientamento. Ecco perché siamo qui, ecco perché ci siamo.



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