DESS-Decennio dell?educazione allo sviluppo sostenibile dal 2005 al 2014

Sta per concludersi il percorso dedicato all’educazione dello sviluppo sostenibile che volgerà al termine nel 2014.

Il decennio  aperto nel 2005 e che  si concluderà nell’imminente 2014 è una campagna lanciata dalle Nazioni Unite ai giovani di tutto il mondo per sensibilizzare l’umanità ad un futuro più equo e solidale,un futuro che mette al primo posto le risorse naturali del pianeta ed il rispetto del prossimo.

Una campagna dedicata allo sviluppo di cui possano beneficiare tutte le popolazioni del pianeta, presenti e future, e in cui le tutele di natura sociale, quali la lotta alla povertà, il rispetto per i diritti umani, la tutela della salute possano integrarsi con le esigenze di conservazione delle risorse naturali trovando sostegno reciproco.
"Non possiamo procedere da soli, non possiamo voltare le spalle diceva Martin Luter King

Proclamato e attivo dal 2005 grazie all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il DESS è stato affidato interamente all’UNESCO che ha avuto il compito di portare avanti in questi anni la coordinazione e le attività del decennio. Ogni anno si prevede una settimana organizzata a livello mondiale con un  principio preciso per il quale lottare e sensibilizzare dove, ogni istituzione ,ogni regione,ogni scuola,università o associazione può iscriversi e dare un aiuto in più per la lotta continua alla salvaguardia del nostro territorio. Questo sarà l’ultimo anno previsto per il DESS ma sicuramente non la fine di queste iniziative che non devono assolutamente mancare. Quali le azioni da intraprendere per dare concretezza al Decennio? L’UNESCO, come indicato nel documento guida internazionale, pone l’accento sull’importanza di attivare partenariati a tutti i livelli e chiama alla collaborazione tutti i soggetti interessati, sottolineando in particolare il ruolo delle rappresentanze della società civile, del settore privato, dei media e delle istituzioni deputate alla ricerca.
                                                                                                                                                                
La bellezza di questo progetto sta nell’interdisciplinarietà dell’insegnamento,nell’acquisizione dei valori alla base dello sviluppo, nell’iniziazione del pensiero critico e della ricerca per la risoluzione dei problemi ambientali, nella molteplicità di metodologie innovative e stimolanti come ad esempio le attività all’aria aperta,i giochi, l’arte…insomma una base che possa rappresentare un’educazione di qualità.
L’educazione alla sostenibilità non è dunque volta a fornire risposte puntuali a problemi specifici, quanto piuttosto a stimolare il pensiero critico, il senso d’incertezza e del limite riferito agli effetti del nostro agire quotidiano, indurre il senso di collettività e responsabilità nei confronti del mondo in cui viviamo.
Info e aggiornamenti su www.unescodess.it



In questo articolo: