Valente (M5S): ‘​Rivoluzioneremo il sistema dei rifiuti a Lecce. Differenziare di più, pagare di meno’

La proposta di Valente (M5S) per ripulire immediatamente la città dai rifiuti abbandonati sui marciapiedi: ‘Chi raccoglie e differenzia di piu’, paghera’ meno tasse. Questa la ratio della proposta di Legge n. 255, avanzata in Regione dal Moviemento 5 Stelle.

L'evidente immobilismo della politica sul tema della salvaguardia dell'ambiente e della raccolta differenziata pone sotto gli occhi di tutti una Lecce traboccante di contenitori dei rifiuti maleodoranti che infestano le strade della città con esalazioni malsane. La responsabilità è certamente di una classe dirigente che non ha mai saputo o voluto chiudere il ciclo dei rifiuti.
 
Come già noto, da un anno giace nel palazzo del Consiglio regionale la proposta di Legge n. 255 "Verso un'economia circolare a rifiuti zero".
In attesa che la proposta del Movimento 5 Stelle in Regione passi al vaglio, intendiamo ripulire Lecce immediatamente applicando la stessa logica prevista dalla nostra proposta di legge: il rifiuto è una risorsa, chi è accoglie e differenzia più, paga meno tasse.
 
Infatti, il meccanismo premiale permette riduzioni della TARI sulla base di due coefficienti di virtuosità che fanno riferimento all’utilizzo della pratica del compostaggio e alla quantità della frazione differenziata conferita attraverso l’utilizzo delle isole ecologiche informatizzate presso le quali l’utente, attraverso l'utilizzo di una carta elettronica identificativa, può conferire le frazioni differenziate e l’indifferenziato accedendo ad un cassonetto che misura la quantità e la tipologia del rifiuto conferito.
 
Il comune può stabilire che la parte variabile della tariffa in base alla quale è corrisposta la Tassa sui Rifiuti(TARI) sia rapportata al numero di abitanti il quale viene ricalcolato in funzione di coefficienti di virtuosità che fanno riferimento alla quantità delle frazioni differenziate conferite e all’effettiva implementazione delle pratiche di compostaggio.
 
Attueremo una "gerarchia del compostaggio" che, sulla base del principio di prossimità, favorisce il compostaggio domestico, quello di comunità e in ultima analisi il conferimento dell’organico negli impianti di compostaggio, al fine di evitare i problemi generati dai grandi impianti. Il rifiuto organico, rappresenta la parte più consistente della frazione differenziata. Pertanto, se separato opportunamente e inviato al compostaggio, contribuisce a risolvere i problemi legati all’inquinamento nelle discariche (contaminazioni delle falde ed emissione di gas) e a minimizzazione del quantitativo di rifiuto urbano oggetto di smaltimento.
 
È nostro dovere, inoltre, favorire il riuso di prodotti e materiali attraverso la realizzazione, presso i centri di raccolta, dei Centri comunali per il riuso. L’implementazione di tale misura presuppone un coinvolgimento diretto del Comune attraverso l’uso di strumenti economici, misure logistiche, amministrative ed educative.
 
L'impegno è ridurre lo spreco alimentare e far incontrare l’ "offerta" di beni invenduti, con la "domanda" delle fasce di popolazione con bassissimo potere d’acquisto che rimane spesso inespressa.
 
L’implementazione si queste buone pratiche e il raggiungimento degli obiettivi di prevenzione e recupero di materia consentirà di ridurre progressivamente il quantitativo di rifiuto urbano non inviato a riciclaggio, aspetto di particolare rilevanza per la valutazione dell’efficienza nella gestione dei rifiuti e che, una volta a regime, permetterà di superare il sistema dell’Ecotassa e di ridurre progressivamente il conferimento in discarica e l’incenerimento.