San Cesario, abolito assegno di fine mandato del valore di 10mila euro. Coppola ‘non si vive di politica’

Fernando Coppola, primo cittadino di San Cesario ha deciso di rinunciare ad un assegno del valore di 10mila euro previsto per i Sindaci alla fine del mandato: ‘non mi serve consenso, trovo giusto rinunciare a un privilegio ingiustificabile’.

«Le elezioni le ho già vinte, non mi serve il consenso, ma trovo giusto rinunciare a un privilegio ingiustificabile». È con queste parole che il primo cittadino di San Cesario di Lecce, Fernando Coppola comunica il taglio di un altro “spreco” per mantenere gli impegni presi durante la campagna elettorale che si è chiusa, come è ormai noto, con il ribaltone forse inaspettato. Dopo un quarto di secolo di centrosinistra, gli elettori hanno voluto cambiare pagina scegliendo Coppola come guida per i prossimi cinque anni.
  
«Dal 1993 – ha spiegato – tutti coloro che mi hanno preceduto hanno ricevuto dal Comune un assegno di fine mandato di poco inferiore ai 10mila euro, ma a San Cesario la lunga stagione di chi vive di politica è finita».
  
Non è la prima decisione presa in questo senso. Ad aprire la strada era stata la scelta di dimezzare le indennità di carica di Sindaco e Assessori. Ora un altro gesto cui Coppola dà un enorme significato politico anche per dare un segnale forte di chiara rottura con il passato.
  
«Gli ex Sindaci – dichiara – non hanno rinunciato a ricevere dal Comune questa somma di poco inferiore ai 10.000 € e poco importa l’uso che ne abbiano fatto. Del resto, se un Sindaco vuole rinunciare a questo privilegio lo formalizza appena insediato, non a 15 giorni dal voto… Io l’ho fatto immediatamente dopo aver vinto le elezioni, dopo aver già conquistato il consenso…perché è giusto così».
  
La nota del primo cittadino chiude quello che sembra essere diventato quasi uno slogan di questa nuova pagina politica «ridurre i costi della politica e tornare a servire anziché servirsi delle istituzioni è possibile».



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