Referendum Costituzionale, ‘Noi Con Salvini’ esulta anche in terra di Lecce

Dopo la schiacciante vittoria del No alla proposta di modifica costituzionale, le dichiarazioni dei referenti del movimento che fa capo al leader del carroccio. Calò: ‘Ha vinto il popolo italiano’, Spagnolo: ‘Orgogliosi del risultato di Lecce’.

Se per Matteo Renzi, quella di ieri, è stata una notte da dimenticare, per l’altro Matteo, Salvini, è senz’altro da ascrivere all’albo dei trionfi. Il leader leghista, infatti, è stato fra i maggiori fautori del successo dei NO attraversando il Paese, per settimane, da nord a sud.
  
“No a inciuci e governicchi” ha dichiarato il segretario del carroccio al termine dello sfoglio “si vada a elezioni e lo si faccia al più presto” e, a fargli da eco, ci hanno pensato subito i sostenitori e gli attivisti del suo partito, inclusi quelli facenti parte della declinazione centro-meridionale.
 
"La grande vittoria del NO – ha affermato il segretario provinciale di NcS Lecce, Leonardo Calò  – determinata dalla grande affluenza al voto, è il segno tangibile che il Popolo italiano ha vinto. Ha bocciato una riforma voluta dalle banche e dall'Unione Europea. È il segnale che il Popolo italiano vuole riappropriasi del suo destino. Adesso, con il nostro leader, Matteo Salvini, primo ad opporsi a questa riforma e a questo governo, ci candidiamo alla guida del Paese. Emblematico e significativo è il risultato plebiscitario della provincia leccese dove la proposta politica del PD è stata rigettata senza appello e dove, il nostro costante impegno, ha portato a questo splendido risultato".
 
Sulla stessa linea il segretario NcS del capoluogo salentino, Mario Spagnolo, che celebra le percentuali della città lupiense come il "frutto di una attività capillare espletata sul territorio, fatta di incontri casa per casa, e riunioni quotidiane. Questo è il risultato di un impegno costante e chiaro, portato avanti senza mai ambiguità contro questa riforma e questo governo. Oggi, però, è inevitabile che il dato nazionale andrà a ripercuotersi sulle politiche locali e cittadine. Gli italiani (ed i leccesi) chiedono chiarezza e pozioni salde!".
  
Appare chiaro, quindi, come il messaggio dei salviniani, accantonato il referendum, non possa che essere diretto ai futuri alleati di coalizione cui, in vista delle amministrative del 2017, spetterà farvi i conti.
  
di Luca Nigro



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