Pronto il bando di gara per il bar del film di Ozpetek, ma è già polemica. Mazzei: ‘ennesima occasione persa’

Torna a montare la polemica sull’ex stazione di servizio ‘Agip’ sita nei pressi di Porta Napoli a Lecce. Il bando per la sua riapertura è pronto, ma non mancano le note stonate. Per Luigi Mazzei è una ‘occasione persa’..

La notizia è stata diffusa pochi giorni fa, il bar del film "Allacciate le cinture" di Ozpetek, nei pressi dell'Obelisco, sarà riportato in vita dopo un salvataggio in extremis del Comune di Lecce che, lo scorso anno, lo strappò alla demolizione per la cifra di 45 mila euro. Dichiarato di interesse storico e artistico, il distributore di benzina ex Agip sarà affidato ad un gestore per 9 anni con la finalità di svolgere, al suo o interno, attività di di interesse culturale ed intrattenimento. Il celebre bar della notissima pellicola del regista potrà diventare un luogo di ritrovo, un bookshop o una libreria dove ci sarà la possibilità di somministrare anche alimenti. 
 
Tuttavia, a stretto giro arrivano le prime considerazioni sulla vicenda dalla politica salentina. Secondo Luigi Mazzei, Coordinatore Provinciale Area Popolare – Ncd, si tratta di una ennesima occasione andata in fumo: "l'occasione del recupero dell'ex stazione di carburante poteva divenire l'opportunità per regolamentare un modello per la gestione di tutti gli spazi pubblici della città, invece è stata ancora una volta un'occasione persa" – tuona Mazzei. 
 
"Viene da chiedersi – prosegue Mazzei – come sono gestiti, ma soprattutto quali sono le ricadute nelle casse comunali degli altri contenitori pubblici come ad esempio l'ex oratorio di Sant'Anna, l'ex convento dei teatini, il museo MUST, il palazzo Vernazza, il castello Carlo V è ancora i prossimi contenitori recuperati, come l'ex convento degli Agostiniani, le Mura Ubiche e il Teatro Apollo. Tutti contenitori scollegati tra loro, che non hanno un progetto d'insieme della città che vogliamo offrire ai turisti ed ai cittadini leccesi".
 
La dura critica di Mazzei, a ben vedere, prende lo spunto dal caso dell'ex distributore Agip, ma investe tout court la gestione dell'amministrazione Perrone, ormai agli sgoccioli.  Tuttavia, la critica del Coordinatore Provinciale di Area Popolare – Ncd reca con sé un amaro suggerimento: "Poteva essere previsto un piano di recupero ed utilizzo di tutti i contenitori di pregio, strutturando i relativi concorsi di architettura e relative proposte di gestione".
 
Mazzei, inoltre ricorda che per merito della procedura del concorso di progettazione, Lecce e l'intero Salento, possono vantare dell'architetto portoghese Alvaro Siza, il recupero delle cave di Marco Vito e il relativo parco della musica.



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