Poste Italiane, lavoratori part-time in protesta. Slc Cgil:’Solo piccola parte divenuta full-time’

Monta la protesta dei lavoratori part-time di poste italiane. Slc Cgil denuncia poca trasparenza sui criteri per la trasformazione a full time per 17 di loro:’Violati i diritti contrattuali’, Giovedì tutti in assemblea.

In Poste Italiane esiste una giovane comunità di lavoratori part-time che opera ormai da anni negli uffici dell’azienda. Circa un centinaio, nella sola provincia di Lecce, i lavoratori che vivono con un salario sotto il minimo della sopravvivenza, costretti a divincolarsi in una flessibilità accentuata pur di mantenere il proprio posto. Ciò, oltretutto, in un contesto che non offre né alternative, né possibilità di integrare lo stipendio. E non è tutto. Al momento della pensione dovranno fare i conti con un reddito basso, visti i versamenti contributivi (e anche senza nessun ammortizzatore sociale).

Una situazione sociale denunciata dalla sigla sindacale Slc Cgil, che annuncia: Giovedì 19 febbraio, presso la sede della CGIL di Lecce, in via Merine 33, alle ore 16.30, i lavoratori part-time si riuniranno in assemblea per tracciare insieme una linea utile alla costruzione di una piattaforma rivendicativa, da proporre anche alle altre organizzazioni sindacali, per una posizione chiara e condivisa.

Molti dipendenti risultano assunti da oltre quattro anni. “Per cui apprendere che, a Leccescrive Slc Cgil in una nota stampa inviataci in redazione – l’Azienda Poste ha effettuato circa 17 trasformazioni dei contratti, da part-time a full-time, senza che della cosa fossero investiti il Sindacato e i diretti interessati (così come prevede la norma contrattuale e legislativa), lascia presupporre che siamo di fronte a scelte meramente discrezionali”.

L’enorme mole di ore di straordinario, i tanti distacchi temporanei subiti d’ufficio presso altre sedi, carenza d’organico ma reale. Una realtà che, visti i lunghi tempi d’attesa a cui sono costretti cittadini e pensionati “non giustifica la decisione di Poste Italianesostiene sempre Slc Cgildi trasformare solo una piccola parte dell’organico part-time”.

Inoltre la notizia che l’azienda abbia rinviato a data da destinarsi il previsto incontro del 18 febbraio a Bari, proprio sul problema delle trasformazioni in full-time avvenute nella Filiale di Lecce, “dimostra tutta l’arroganza di Poste Italiane conclude la sigla sindacaleche non vuole in nessuna maniera dar conto al Sindacato e ai lavoratori delle proprie decisioni”.



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