La campagna elettorale e i suoi manifesti: a Otranto spunta la pecora Dolly

A Otranto fa discutere un manifesto apparso negli ultimi giorni che in modo velato attacca il sindaco uscente, Luciano Cariddi, e il fratello Pierpaolo, candidato alla sua successione. In particolare, si critica la scelta la ‘clonarsi’ per proseguire l’azione politica di 10 anni.

Le elezioni amministrative sembrano lontane, ma in realtà sono più vicine di quanto ci appaiano. A livello politico le posizioni si sono pressoché delineate, i candidati si sono presentati e ora ci attende solo l’ufficializzazione delle liste, con relativa composizione. L’aria inizia a surriscaldarsi e, nei comuni al voto, è ormai tempo di manifesti, grandi poster e gli immancabili “santini”.
 
La fantasia dei candidati, si sa, non conosce limiti e per suscitare curiosità e attrarre l’attenzione dei cittadini in molti sono pronti a lanciarsi in slogan e immagini “ad effetto”. Alcuni manifesti che in questi giorni hanno iniziato a campeggiare tra le vie delle città, hanno già stuzzicato l’attenzione di molti, ma il caso più emblematico, al momento, è certamente quello di Otranto.
 
La Città dei Martiri è uno dei venti comuni della provincia di Lecce chiamati al voto per il rinnovo della propria amministrazione nel prossimo 11 giugno. Il sindaco uscente, Luciano Cariddi, è al tramonto della sua gestione da Primo Cittadino dopo due mandati consecutivi mandati in porto. Per la sua successione, quindi, è sceso in campo il fratello del sindaco uscente, l’ingegner Pierpaolo Cariddi.
 
Una scelta, questa, che già da mesi sta facendo discutere in riva all’Adriatico, ma l’attuale numero uno di Palazzo Melorio, Luciano, è riuscito a far passare la sua linea, facendola spuntare al nuovo candidato, Pierpaolo.
 
Naturalmente il dibattito si è infervorato in men che non si dica e la polemica è tornata nuovamente al centro del dibattito politico dopo alcuni manifesti spuntati in queste ore a Otranto. “La clonazione è la negazione della democrazia”. Recita così un cartellone che ha attratto l’attenzione degli idruntini negli ultimi. In basso l’esclamazione “svegliati Otranto”, ma ciò che attrae maggiormente è certamente l’immagine scelta per accompagnare il tutto.
 
Due pecore, identiche, clonate. Anzi, si tratta di una sola pecora, la celeberrima Dolly, clonata da una cellula somatica nel 1996 in Scozia per quello che la scienza considera come il primo tentativo riuscito di clonazione di un mammifero.
Il messaggio, quindi è chiaro: a Otranto, secondo alcuni, è in atto una clonazione. Non tra pecore, sia chiaro, ma tra un sindaco uscente e quello che aspira a subentrare: da una parte Luciano Cariddi, dalla cui “cellula somatica” sarebbe nata la candidatura del fratello Pierpaolo.
 
Per l’opposizione di Cariddi, perciò, la scelta dell’attuale primo cittadino sarebbe orientata tutta a proseguire la sua azione politica che va avanti da un decennio, “clonandosi” nel fratello. Siamo certi che questo non sia solo che il primo passo verso di una campagna elettorale che farà discutere ancora molto in un territorio strategico per il Salento quale quello di Otranto.



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