Azione Nazionale, primo congresso regionale in vista della fusione con La Destra di Storace

Prima convegno regionale, ieri, per il nuovo soggetto politico che, su spinta di Gianni Alemanno, sta provando a rimettere insieme i pezzi di una destra sociale da troppo tempo orfana di identità e obbiettivi.

Si è tenuta ieri, presso la sala convegni di Palazzo Virgilio, a Brindisi, il primo congresso regionale di Azione Nazionale, il neonato movimento politico che, guidato dal già ministro dell’agricoltura, Gianni Alemanno, si propone di rimettere insieme quanto resta del fu Movimento Sociale Italiano, prima, e di Alleanza Nazionale, poi.
  
Un’opportunità, per gli aderenti di Puglia e Salento, di incontrarsi, conoscersi e mettere a punto una linea comune che porti la nuova AN all’assemblea fondativa del prossimo febbraio che, insieme a La Destra di Francesco Storace, la vedrà protagonista nella nascita di quello che, già d’ora, è stato ribattezzato ‘Polo Sovranista’.
  
Siamo entrati in un’era nuova – ha dichiarato Alemanno in uno dei suoi interventi – un’era in cui i popoli d’Europa e del mondo si stanno ridestando dal torpore in cui il neo-liberismo e le entità sovrannazionali come la UE hanno cercato di relegarli. Lo abbiamo visto in Gran Bretagna con la Brexit a giugno, con l’elezione di Donald Trump negli USA a novembre e con il referendum costituzionale in Italia a dicembre”.
  
Segnali chiari ed inequivocabili che, anche per il co-coordinatore regionale, Cesare Mevoli, preannunciano “la volontà dei singoli Stati di riappropriarsi di una sovranità che, appunto, hanno finito col cedere a chi aveva tutto l’interesse a strappargliela pur di privarli della loro capacità di autodeterminazione”.
  
“È giunto il momento di dire basta – ha proseguito, poi, l’ex sindaco di Roma – basta a questa Unione Europea che, per sua natura, non può essere democratica giacché elegge i propri tecnocrati da sé impedendo, di fatto, ai rappresentanti delle singole nazioni di farsi portavoce dei problemi delle rispettive comunità. Il nostro compito, quindi, non è quello di fare i Trumpiani né tantomeno i Lepenisti: a noi spetta di percorrere la via italiana, un tracciato che ponga al primo posto e innanzi a tutto gli interessi della nostra Patria e dei nostri connazionali. Un’Italia libera, indipendente e sovrana.”
  
In chiusura, poi, Alemanno si è rivolto direttamente agli attivisti e ai futuri alleati di un centrodestra che, a quanto pare, potrebbe doversi preparare alle elezioni politiche assai prima di quanto previsto. “Si fa sempre più reale la possibilità del voto a giugno – ha concluso – il nostro compito, pertanto, è quello di fare un miracolo possibile, un’impresa che dipenderà esclusivamente dall’impegno che ognuno di noi profonderà in questa sfida. Quanto ai nostri alleati, è chiaro ormai che non si può più procedere con gli schemi del passato e che, più che mai, è necessario ricorrere allo strumento delle primarie per individuare chi dovrà guidare la coalizione nella riconquista del Paese. Lo diciamo a Forza Italia, a Fitto, alla Lega di Salvini, alla Meloni e a tutti coloro che hanno voglia di ridare dignità ad una nazione che, se non cambia rotta, corre un pericolo mortale: il centrodestra deve assumersi la responsabilità di vincere le elezioni e tornare al governo dell’Italia e solo facendo le primarie questo obbiettivo sarà alla nostra portata. Diversamente, continueremo a perdere miseramente dando l’opportunità a PD e Cinque Stelle di combinare i disastri di cui siamo già stati testimoni in questi ultimi anni”.
 
Luca Nigro



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