Amministrative 2017, Delli Noci punta sul verde: ‘l’innovazione urbana passa dal PUF’

Il programma elettorale di Alessandro Delli Noci stilato nel corso delle Primarie delle Idee, è stato sintetizzato in una serie di punti. Al primo posto c’è la questione del verde pubblico: ‘necessaria una carta per l’innovazione’, spiega il candidato dell’area di centro.

“Una carta del verde urbano come primo punto del piano d’innovazione per la città di Lecce”. Parte da questa idea il programma elettorale di Alessandro Delli Noci, il candidato sindaco dell’Udc e di una serie di liste civiche a suo sostegno.
Il programma è stato scritto nel corso delle Primarie delle Idee che adesso diventa una serie di punti e iniziative che vedono in cima il decoro urbano. “Ogni singolo suggerimento arrivato dai cittadini – spiega Delli Noci – è stato tradotto in un programma elettorale denso, che da questo momento si vuole restituire alla città, attraverso degli incontri per le strade, nelle case e nelle piazze. Tre i punti centrali del programma declinati in dodici priorità, il tutto sotto un unico obiettivo quello di riordinare Lecce attraverso un piano d’innovazione urbano, che ridia dignità e benessere alla città e all’intera comunità”.
 
Tra le idee principali, insomma, c’è quella della ‘Carta del verde urbano’, denominata PUF – Piano Urbanistico del Fiore. “Si tratta – spiega l’ex Assessore all’Innovazione – di una programmazione strategica del verde pubblico differenziata per essenza e per quartiere, in grado negli anni di generare un vero parco botanico diffuso in tutta la città.
 
“La qualità della vita dipende in gran parte dalla qualità dell’ambiente urbano – continua Delli Noci – giacché il verde urbano non è un elemento puramente estetico ma un vero servizio al cittadino, legato alla salute, alla salubrità e al benessere psicofisico. Come dimostrano le classifiche nazionali sulla qualità della vita, Lecce appare alle ultime posizioni. In questi anni è mancato un piano di gestione delle aree verdi, come attesta la condizione di degrado di aree come il parco dell'ex Galateo e dell’ex Vito Fazzi o ancora la Villa Comunale, mortificata da un’eccessiva cementificazione degli spazi”.
 
Secondo Delli Noci, il PUF, attraverso la regolamentazione del verde urbano, il censimento e la manutenzione, dovrebbe avere la duplice funzione di “definire un'identità paesaggistica della città e dei suoi quartieri attraverso la scelta di piante autoctone, e che può anche rappresentare un valido fattore di competitività per l'economia della città e di qualità della vita dei cittadini.
 
“Il verde ha un ruolo decorativo, ma soprattutto sociale ed ecologico perché assorbe gli inquinanti atmosferici, riduce i livelli di rumore, mitiga le alte temperature estive, migliora il clima urbano con la creazione di spazi educativi e ricreativi. Perché Lecce diventi una città giardino – conclude Delli Noci – occorre ripensare una politica del verde che renda la nostra città più vivibile, attrattiva e che migliori la qualità della vita dei propri cittadini”.



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