‘Salvemini scelta forzata, noi puntiamo su Delli Noci’, l’Udc esce allo scoperto

La decisione dell’Ufficio politico dell’UDC è pervenuta dopo un’ampia e approfondita discussione, al termine della relazione del Segretario Provinciale e Regionale, l’onorevole Salvatore Ruggeri.

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Se Giliberti prosegue la sua campagna elettorale nel solco della maggioranza uscente, Salvemini comincia a mettere in moto la sua macchina elettorale, Fabio Valente dei 5 Stelle attende l’ok di Beppe Grillo per iniziare ufficialmente la corsa (manca ancora la verifica della lista), il quarto candidato a sindaco della città di Lecce, Alessandro Delli Noci, incassa il sostegno dell’Udc.

Al termine del direttivo dello Scudo Crociato, infatti, come era già nell’aria, giunge l’ufficializzazione della rottura dell’asse tra PD e UDC. Il partito di Ruggeri non sosterrà la candidatura di Carlo Salvemini, ma ha scelto di virare su Alessandro Delli Noci. Nessuna questione personale, tengono a ribadire dalla segreteria, piuttosto un mancato coinvolgimento nella scelta di Salvemini.

L’Udc vuole avviare con Delli Noci un nuovo percorso politico che recuperi la partecipazione dei cittadini per affrontare e cercare di risolvere con loro i problemi della città, per rilanciarne lo sviluppo socio-economico e politico ponendo la massima attenzione soprattutto alle categorie più fragili e in modo particolare e ai giovani da renderli protagonisti del loro futuro”, è questa la dichiarazione di fiducia nei confronti dell’ex assessore all’Innovazione tecnologica della Giunta Perrone, dimessosi in disaccordo con il sindaco e lanciatosi in una campagna elettorale per occupare lo scranno più alto di palazzo Carafa.

Il divorzio con il Pd di Lecce, così come sufficientemente spiegato dall’On. Ruggeri, è scaturito non già sul nome loro ultimo candidato, che non appartiene al loro partito, ma alla sinistra radicale, ma dalla mancata condivisione dal sapore del diktat e dalla non accettazione del percorso delle primarie da noi indicato che avrebbe potuto giustificare e legittimare una scelta, una volta che il Pd non ha inteso prendere in considerazione la nostra proposta di candidare a sindaco Luigi Melica”.

Nessuna possibilità di virare su Mauro Giliberti, come pure in qualche occasione era sembrato di capire: l’asse tra Ruggeri e Fitto non c’è mai stato e, quindi, lo Scudo Crociato preferisce una scelta più impegnativa, ma certamente più libera alla ventilata possibilità di accodarsi ai partiti che vogliono proseguire l’esperienza iniziata da Adriana Poli Bortone e conclusa da Paolo Perone nell’arco di un ventennio.

Il ragionamento non ha potuto riguardare un’ipotetica alleanza con il centrodestra – si legge nella nota stampa – non essendoci le condizioni opportune, essendo l’Udc da dieci anni all’opposizione dell’attuale maggioranza del governo cittadino, il quale non si è mai preoccupata di avviare un confronto serio e costruttivo con l’Udc, pur avendo con qualche partito della maggioranza comuni radici”.



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