‘Ma quale fallimento’. Lamosa risponde a Salvemini: ‘ecco nero su bianco ciò che abbiamo fatto per le marine’

Non ci sta il consigliere con delega alle marine ad accettare le parole di Carlo Salvemini che in una conferenza stampa ha messo nero su bianco il fallimento del centrodestra per quanto riguarda il capitolo delle marine leccesi.

Le marine leccesi, le ‘Cenerentole’ spesso dimenticate, sembrano aver conquistato il cuore della campagna elettorale che si sta giocando nel capoluogo barocco. È un dato di fatto che ad ogni tornata quei luoghi come San Cataldo, Frigole e Torre Chianca che escono dalla scena una volta chiuse le urne ritornano alla ribalta. Non c’è appuntamento pubblico in cui i candidati non si sfidino sull’argomento con un acceso botta e risposta. Oggi, a trovarsi faccia a faccia sono Antonio Lamosa e Carlo Salvemini che durante una conferenza stampa ha messo nero su bianco ‘il fallimento del centrodestra’ sulle marine.
  
«Vent’anni di promesse disattese tradotte nello stato di abbandono delle marine leccesi sotto gli occhi di tutti Per guardare al futuro servirà con urgenza dotarsi di un Piano delle Coste» ha tuonato il candidato per il centrosinistra secondo cui il primo passo da fare in questa direzione è ripristinare il lungomare e reinventare l’attrattiva turistica del posto. 
   
Non si è fatta attendere la replica del consigliere con delega alle marine, secondo cui per fissare e raggiungere gli obiettivi è necessario essere concreti, conoscere i luoghi e i problemi: «Un conto è la realtà, un conto è la fattibilità, un altro conto è l’impossibilità. Il sorvolo in elicottero che avrà fatto il consigliere Salvemini – si legge in una nota a firma di Lamosa – gli è servito, forse, a scattare una fotografia suggestiva, ma noi che camminiamo con i piedi per terra abbiamo, invece, la fotografia ravvicinata e istantanea».
  
Insomma, se non si conoscono le esigenze primarie del cittadino residente nei quartieri delle marine, non si può programmare e organizzare il futuro.
  
Da quando il Sindaco Paolo Perrone ha deciso di affidargli la delega con il compito di monitorare tutte le attività poste in essere dagli uffici inerenti lo sviluppo e la qualità della vita nelle marine di Lecce, circa un anno fa, Lamosa ha incontrato le Pro Loco, le associazioni e i cittadini. E il coro è stato unanime: «Da parte di tutti emergeva il bisogno di dotare i quartieri di servizi mancanti: farmacie, punti di incontro per i giovani, eventi culturali, scuole, giochi per bambini e piazzette attrezzate, allaccio alla rete idrica – mancante in determinate zone – cura del verde, pulizia straordinaria delle strade, sistemazione di marciapiedi. In prima battuta sollecitai tutti gli uffici competenti ad accelerare i lavori in corso e ad adempiere alla manutenzione ordinaria e straordinaria di verde e strade».
  
Lamosa, insomma, non ci sta ad accettare senza replicare l’accusa di fallimento e snocciola tutto ciò che è stato fatto.
  
«Abbiamo installato uno sportello bancomat per sopperire alla chiusura dell’ufficio postale di Frigole, prevedendone uno anche per San Cataldo; da un monitoraggio attento del territorio, insieme al Sindaco, riuscimmo a stanziare una somma di 60.000 euro da mettere a disposizione di una serie di lavori urgenti, verde pubblico, marciapiedi, piazzette a San Cataldo e a Spiaggiabella; parco giochi per bambini e pulizia della darsena di San Cataldo».
  
E ancora «in collaborazione con la Pro Loco di Spiaggiabella, abbiamo presentato un progetto per la realizzazione di passerelle in legno che permettano la fruizione al mare dei cittadini e, al tempo stesso, la tutela delle dune; abbiamo presentato un progetto pilota di sicurezza e videosorveglianza, che prevede la sorveglianza di tre marine; l’iniziativa in questione prevede l’attività di sorveglianza, prevenzione incendi e deterrenza contro i furti; con il Prefetto abbiamo affrontato il nodo del distretto turistico, proponendo l'organizzazione di un tavolo di concertazione per stabilire al meglio la griglia programmatica degli interventi utili a migliorare la circolazione stradale e la sicurezza ed eventualmente realizzare un progetto pilota per la nascita di attività  produttive, facendo diventare le marine zone franche. Abbiamo chiesto agli uffici l'istallazione, in egual misura in tutte le marine, di chioschi commerciali per dare assistenza e servizi informativi a turisti e residenti; con il Corpo Forestale dello Stato abbiamo ragionato di una eventuale riapertura del bosco ex camping San Cataldo per svolgere visite guidate; nel corso di alcuni incontri con i giovani è emersa la necessità di organizzare eventi di spettacolo nel territorio delle marine».
   
Fatti, quindi e non parole, per il consigliere comunale Lamosa «Certamente avrò tralasciato qualcosa – conclude – ma sicuramente, attraverso la condivisione del programma, il  candidato a sindaco Mauro Giliberti saprà portare a compimento il progetto per intero.



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