‘Basta arroganza dei dirigenti sconnessi con i territori’, l’analisi del voto dei Giovani Democratici

Cinque comuni al ballottaggio e situazione che accontenta tutti, almeno sulla carta. Due comuni al centrodestra, due al centrosinistra e uno al polo civico ma all’interno delle aree, spaccature e frizioni da risanare.

Chiusi definitivamente i seggi, le ore successive al voto sono dedicate alle analisi del voto dei ballottaggi dello scorso 25 giugno dove, ad aver conosciuto il nome del proprio sindaco nelle scorse ore, sono stati i cittadini di Lecce, Galatone, Galatina, Casarano e Tricase. Due comuni al centrosinistra (Lecce e Galatone), due al centrodestra (Casarano e Tricase) ed uno per il polo civico (Galatina), nel mezzo invece spaccature e frizioni che non risparmiano proprio nessuno.

Il centrosinistra vince se, e solo se, resta unito” è la prima considerazione di Andrea Ciardo, segretario provinciale dei Giovani Democratici – la giovanile del Partito Democratico – e, ormai, ex candidato per un posto in Consiglio comunale a Tricase. La concezione per Ciardo di centrosinistra unito è “un centrosinistra plurale, che fa squadra, che ha un’unione d’intenti ben precisa. Esempio lampante è Lecce, città in cui Carlo Salvemini riesce a conquistare la roccaforte per eccellenza del centrodestra” spiega il giovane segretario.

“E proprio lì si è dimostrato come fare squadra sia d’obbligo, perché contando sulle migliori energie e sul rinnovamento – da inglobare anche l’accordo con Delli Noci, ndr – si raggiunge un risultato chiaro per l’elettore”.

Situazione analoga a Galatone con le candidature maturata col tempo e con una squadra di Giovani Democratici a sostegno di Flavio Filoni. “Flavio è una delle figure più importanti del Partito Democratico provinciale leccese – aggiunge Ciardo –da sempre vicino alle posizioni dei Giovani Democratici, è riuscito a canalizzare la spinta del rinnovamento e della buona politica in una coalizione che ha dato prova di essere pronta ad amministrare una realtà come Galatone”.

A Tricase, invece, il centrodestra locale incassa l’appoggio delle forze civiche d’area centrosinistra e contrapposte al PD, “democratici che avevano scelto di inseguire la discontinuità rispetto all’azione amministrativa della giunta Coppola, sconfessata anche dal voto dell’11 giugno, considerato il risultato della coalizione guidata dalla vicesindaco Panico, nemmeno arrivata a giocarsi il ballottaggio. Nel momento in cui prevale la logica “o con me o contro di me”, a ringraziare è il centrodestra”.

La squadra dei GD è subito al lavoro nelle città nelle quali “solo l’impegno costante sul territorio può consentire al centrosinistra di affermarsi nelle tornate elettorali – conclude Andrea Ciardo –. Dove invece prevale la supponenza, l’arroganza dei dirigenti totalmente sconnessi con i territori e il bilancino elettorale, il centrosinistra soffre e perde”.
 
di Mattia Chetta



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