‘A Salice è morta la democrazia’. La denuncia del candidato sindaco Tonino Rosato

Nella serata di sabato la lista ‘Uniti per Salice’ si è vista negata una sala del centro polifunzionale per la presentazione dei suoi candidati. L’aspirante sindaco Tonino Rosato attacca l’amministrazione: ‘pagina triste per la democrazia’.

"Sabato sera è stata scritta una pagina triste per la storia democratica di Salice Salentino”. È la denuncia che arriva dal candidato sindaco per il centrodestra Tonino Rosato che nel corso della serata di sabato si è trovato ad affrontare una situazione “spiacevole”.
 
Il ‘fattaccio’ è presto spiegato. Qualche giorno fa era in programma la presentazione dei candidati della “Lista Uniti per Salice”, la lista ammiraglia di Tonino Rosato che per quella data aveva dato appuntamento a cittadini e sostenitori presso il ‘centro polifunzionale’.
 
Un incontro fissato e richiesto all’Amministrazione, la quale aveva dato il suo assenso alla concessione della sala comunale. Sembrava tutto pronto, quindi, ma poche ore prima del comizio, ecco la sorpresa: lo spazio del centro polifunzionale è stato revocato e nell’atto recapitato agli esponenti della lista Uniti per Salice si poteva leggere che “le manifestazioni si potranno fare solo presso la palestra delle scuole medie”.
 
“A distanza di svariati giorni – spiega Rosato – ci è stato negato questo spazio richiesto e ottenuto a tempo debito. Ci è stata destinata una palestra che non ci sembra per nulla idonea a ospitare manifestazioni politiche”.
 
Il dissenso di “Lista Uniti per Salice”, quindi, si è spostato per strada, a pochi passi dallo stesso centro polifunzionale, dove il sit-in di protesta si è trasformato ‘ufficialmente’ nella presentazione dei candidati alla cittadinanza.
 
“A mio avviso – conclude Rosato – abbiamo assistito a un vero e proprio sopruso, con una ingiustificato violazione del rispetto delle regole”. 



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