Resta sospesa la posizione, nell’ambito della campagna elettorale leccese, dell’Udc di Ruggeri. Tuttavia, i ragionamenti all’interno del partito appaiono già abbastanza chiari: il dialogo con “Un’AltraLecce” del candidato sindaco Delli Noci diventa l’ipotesi più accreditata per ammissione degli stessi diretti interessati.
“Ci si aspettava – riferiscono – che nella conferenza stampa, indetta sabato mattina, Carlo Salvemini accettasse l’invito a prendere parte alle primarie di tutto il centrosinistra, ma così non è stato.”
La proposta delle primarie, giunta dall’Udc nelle scorse settimane, avrebbe dovuto vedere coinvolti il Prof. Melica, Carlo Salvemini e Alessandro Delli Noci, quest’ultimo resosi disponibile a fare un passo indietro e piegarsi alla logica della corsa a tre nella consultazione pre-elettorale.
Il consigliere comunale di Lecce Bene Comune, invece, avrebbe spiazzato l’Udc con l’annuncio della candidatura, provocando la definitiva rottura della coalizione di centrosinistra: ad oggi Carlo Salvemini è il candidato precipuamente del Pd e delle liste civiche, non potendo contare sulla formazione di centro che chiude definitivamente il dialogo.
Venerdì, secondo quanto riportato dagli ambienti vicini a Totò Ruggeri, dovrebbe essere convocata la Direzione del partito e, in quella sede, ci sarà l’ufficialità rispetto al posizionamento in campagna elettorale.
“Stiamo lavorando alacremente alle liste – spiega il Prof. Melica – sentiamo il sostegno di tanti cittadini e siamo certi che nello schieramento di Delli Noci non ci saremo a disagio.” Il consigliere comunale dell’Udc si riferisce, certamente, al disagio innegabile cui si andrebbe incontro nell’ipotesi di adesione alla coalizione di Giliberti: dopo una dura opposizione, lunga ben cinque anni, alla linea di governo del Perrone – bis, sarebbe impensabile schierarsi con l'opposizione, vanificando tutto il lavoro fin qui svolto.
Non si esclude nulla, al momento, “tutto può ancora succedere”, riferisce Melica, ma le parole di stima spese nei riguardi dell’ex Assessore del centrodestra delineano ormai la chiara intenzione di concludere l’accordo con “Un’AltraLecce”: “Delli Noci ha avuto il coraggio di un gesto importante lasciando la delega all’Innovazione e dimettendosi dalla giunta, rinunciando inoltre ad una indennità e non credo questo sia un segnale da sottovalutare; ha dimostrato di voler operare una rottura netta con lo schieramento di Giliberti nel quale, neanche dopo molti inviti, è ritornato.”
Mentre Salvemini è il candidato di un centrosinistra orfano del centro, Giliberti resta saldamente l’uomo cui è consegnata l’eredità di vent’anni di governo delle destre leccesi, l’Udc sceglie, invece, di rompere un consolidato asse regionale per dirigersi verso la coalizione composta da civiche con un conclamato retaggio che non può certo definirsi di centro, tantomeno moderato se si considera il percorso dell’ex di Perrone ed il suo sodalizio con la destra estrema di “Andare Oltre”.
di Valentina Petrucci
