​Test di prova per il voto elettronico, Giannotta: ‘Lo inseriremo nello Statuto comunale’

Demo di voto elettronico presso il Comitato elettorale di Alessandro Delli Noci. Alla tavola rotonda per il test di prova del progetto sono interventi Marco Mancarella, Alessandro Delli Noci, Luigino Sergio e Marco Giannotta, candidato al Consiglio comunale di ‘Un’ Altra Lecce’.

Da alcuni anni è partito un dibattito nazionale in tema di voto elettronico e suo possibile utilizzo anche in ambito locale, previa modifica di regolamenti regionali di settore o dello Statuto comunale.
Il processo di eVoting lentamente sta prendendo piede in alcune amministrazioni su scala nazionale.
 
Lecce, nella visione politica e programmatica del candidato sindaco Alessandro Delli Noci, è sempre più proiettata verso il concetto di Smart city e sperimentare una forma altamente innovativa nelle fasi di consultazione popolare rappresenterebbe un balzo in avanti epocale. Il sistema di eVoting prevede l’utilizzo di un’urna touch-screen invece della classica scheda cartacea, che consente il voto elettronico su un quesito di interesse pubblico.
  
Per aprire una finestra sull’argomento e spiegare il funzionamento e gli aspetti connessi alla totale sicurezza informatica del voto elettronico, nella sede del comitato di Una nuova Lecce con Alessandro Delli Noci sindaco in piazzetta Santa Chiara, si è tenuta oggi, una tavola rotonda per un test di prova del progetto Salento eVoting. Ad intervenire all’evento Marco Mancarella, coordinatore del Tavolo tecnico in tema di Pubblica Amministrazione, Innovazione e Diritti del laboratorio politico Per Lecce ci sono; Marco Giannotta candidato al Consiglio comunale nella lista “Un’Altra Lecce”, il candidato sindaco Alessandro Delli Noci e Luigino Sergio già Presidente dell’Unione della Grecia Salentina ed esperto di amministrazione digitale applicata agli enti locali e sperimentatore su Martignano nel 2013 del voto elettronico per un referendum consultivo. Protagonista, uno dei macchinari più evoluti, gentilmente concesso da Smartmatic spa, ditta leader al mondo nel voto elettronico e che gestisce votazioni di questo tipo in tutto il mondo.
 
Da un punto di vista normativo, l’introduzione del voto elettronico per consultazioni locali vanta già una certa letteratura in materia.
 
Tali processi sono già in atto in Lombardia (Legge Regionale 23 febbraio 2015, n. 3 di riforma della Legge Regionale 28 aprile 1983, n. 34), ove a breve si realizzerà un referendum consultivo regionale utilizzando nelle urne un touch-screen invece che la classica scheda cartacea, e a Roma Capitale, ove è in atto un processo di riforma dello Statuto e dei vari Regolamenti, volto a introdurre forme di voto elettronico perfettamente in linea con la nostra Costituzione e normativa in genere. E tutto perfettamente a norma con il nostro ordinamento.
 
In base alle Linee Guida sul voto elettronico del Consiglio d’Europa del 2004, Rec (2004) 11, per eVoting occorre intendere: “Il ricorso a mezzi elettronici, almeno al momento dell’operazione di voto propriamente detta, nell’ambito di un’elezione o di un referendum”.
 
In base alla nostra Costituzione il voto deve essere libero, eguale, personale, segreto, quindi il voto elettronico da casa non supererebbe facilmente il vaglio della Costituzione. Invece, il voto elettronico, sostitutivo della classica carta, nel consueto seggio elettorale presidiato (commissione elettorale, forze di polizia, etc.) sarebbe perfettamente lecito. Peraltro, oggi le soluzioni di voto elettronico usate nel mondo sono pienamente affidabili, sicure, protette e permettono in tempo reale, alla chiusura dei seggi, di avere online i voti scrutinati. La trasparenza è assicurata, come anche l’assenza di brogli e il successivo, costosissimo per lo Stato, contenzioso elettorale. Oltre al forte abbattimento di costi legati all’assenza della carta, delle matite ecc.: i costi del servizio eVoting sono sempre inferiori rispetto a quelli della votazione classica cartacea perché non occorre comprare la strumentazione ma solo il servizio di chi, con esperienza internazionale di settore, già la detiene.

"Lanciamo l'idea del voto elettronico – ha dichiarato Marco Giannotta – uno strumento che la cittadinanza può avere in più, abbiamo deciso proporre questa idea al reale innovatore che è Delli noci che è anche il delegato nazionale Ance per l'innovazione. Un progetto che ha coinvolto l'Università del Salento, il prof. Marco Mancarella e una un'importante personalità come quella di Luigino Sergio un amministratore esperto di amministrazione digitale". 
 



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