​Tavolo in Prefettura su Aqp: non si smonta la querelle tra Giliberti e Salvemini

Il candidato del centrodestra Giliberti dubita che l’impegno preso in Prefettura sulla questione dei tagli del servizio idrico alle palazzine di edilizia popolare, possa tradursi in un impegno concreto. Le stesse promesse, fa notare, venivano pronunciate già nel luglio del 2015.

Una decisione è stata presa. E’ quanto si evince dall’esito del ‘tavolo’ in Prefettura, al quale ha preso parte, tra gli altri, anche Carlo Salvemini, candidato del centrosinistra leccese. Da quest’ultimo, infatti, arriva la comunicazione ufficiale che rende note le misure adottate in merito alla sospensione del servizio idrico ai danni dei condomini di edilizia popolare.

“Impegni concreti ed evidenti”, così li qualifica l'ex Consigliere di Lecce Bene Comune:  “L’acqua tornerà a disposizione di tutti gli inquilini; la Regione ha assicurato uno stanziamento importante, 3 milioni di euro per l’installazione dei contatori singoli che permettano, agli inquilini in regola e ai morosi incolpevoli, di non subire il taglio indiscriminato dell’utenza e distinguere così tra le persone che pagano, quelle che non pagano perché non possono e chi invece pur potendo non paga approfittando della situazione. A chi non è in regola con i pagamenti si è deciso di offrire l’opportunità di rateizzare, con un piano di rientro, il debito maturato e di poter rientrare in una situazione di regolarità; è stata decisa la sottoscrizione di un accordo con gli amministratori di condominio per individuare, in collaborazione con il Comune, i cittadini morosi incolpevoli per disagio sociale.”

Questo l’annuncio solenne, al quale fa seguito, a stretto giro, una nota ufficiale di Mauro Giliberti, candidato sindaco del centrodestra, tesa a smentire la concretezza dell’impegno frutto degli accordi sanciti in Prefettura: “Salvemini annuncia un impegno preso dalla Regione "al tavolo". Che differenza c'è con l'impegno preso il 18 luglio 2015?”

Poche righe accompagnate da un immagine che testimonia i motivi di tanti dubbi sulla possibilità che l’impegno assunto possa tradursi in realtà. La fotografia allegata dal candidato del centrodestra, infatti, rimanda ad un comunicato ufficiale della Regione Puglia, datato 18 luglio 2015, nel quale l’assessore Negro, renderebbe nota la risoluzione dell’annosa questione che afferisce alla sospensione del servizio idrico: “La Regione sta facendo ogni sforzo con sollecitudine  – si legge nella nota – per risolvere il problema delle ultime palazzine rimaste senza acqua. Dopo l’incontro tenuto a Lecce, ci siamo immediatamente attivati per segnalare gli indirizzi delle palazzine interessate al capo del compartimento Aqp che sta provvedendo, con sollecitudine, a riattivare l’erogazione dell’acqua. Stiamo seguendo, con grande attenzione, il problema secondo un crono – programma dettagliato che prevede, tra l’altro, il frazionamento delle utenze, fino al raggiungimento ottimale dove tecnicamente possibile del contatore individuale, per garantire la erogazione dell’acqua a chi è in regola con i pagamenti  ed evitare di essere condizionati dai ‘morosi.”

Per farla breve, secondo Giliberti, è una storia già sentita, una promessa già fatta, un annuncio già proclamato caduto poi vertiginosamente nel vuoto. Dubita, il candidato di centrodestra, che questo nuovo impegno corrisponda ad un vincolo sui cui si possa contare.
 
Dal canto suo, Salvemini, ha spesse volte ribadito con forza un elemento non trascurabile, vale a dire che dietro al candidato Giliberti ci sarebbe  la ingombrante figura del sindaco uscente Perrone che, nell’arco dei due mandati consumati alla guida della città, non si sarebbe mai fatto carico, a suo avviso, della questione.
 
Il botta e risposta tra Sindaco uscente e l'ex di Lecce Bene Comune, nei giorni scorsi, ha reso l’idea di quali siano le posizioni su cui insiste la politica. 
 
Nel mezzo restano i cittadini, trascinati nell’affollato bailamme delle dichiarazioni politiche e dei proclami di merito e colpevolezza degli uni a discapito degli altri. 
 
Valentina Petrucci