​Salvemini rilancia su Ex Galateo: ‘Servono residenze miste per le fasce deboli’

Si accende il dibattito sul destino dell’Ex Galateo, la struttura che la Regione Puglia intende presentare al Mipim di Cannes. Secondo Salvemini, il territorio ha necessità di residenze miste destinate alle fasce deboli. Interviene anche l’altro candidato Delli Noci.

La diatriba sul destino dell’Ex Galateo è solo all’inizio. La Regione Puglia ha disposto che il progetto dell’ex struttura sanitaria sia esposto a Cannes, presso il Mipim, con l’intento di attrarre investimenti di privati per farne un resort di lusso.
 
L’ambizioso progetto prevede la conversione della destinazione d’uso dell’immobile con annessa ristrutturazione sviluppata su cinque piani. Immediate le reazioni della politica: secondo Carlo Salvemini, candidato sindaco della sinistra leccese, bisognerebbe tenere in conto i bisogni della città.
 
“Oggi si annuncia la volontà da parte della Regione di trasformare l’Ex Galateo in un albergo di lusso, anche se nelle tavole del Pug, che i leccesi non conoscono – spiega Salvemini – viene ancora indicata per quell’immobile la destinazione d’uso “attrezzature sanitarie e ospedaliere” e, per il parco, area di “verde privato. La mia proposta è diversa: fare del complesso dell’ex Galateo un grande progetto di recupero per edilizia residenziale sociale di nuova generazione. Significa residenze miste – prosegue il Candidato – a prezzi calmierati per affitto e vendita, e edilizia pubblica, per rispondere a chi oggi a Lecce ha difficoltà nel trovare casa. Quello sarebbe lo spazio dove sperimentare forme di coabitazione tra fasce sociali e di età diverse, giovani coppie, anziani e studenti, assicurare integrazione e spazi collettivi condivisi e aperti alla città”.
 
In definitiva, secondo Salvemini, investire sull’housing sociale consentirebbe di carpire investimenti di privati pronti ad investire sul benessere sociale. Questa la naturale destinazione dell’immobile che, a sentire l’Ex di Lecce Bene Comune, sarebbe osservante delle necessità del quartiere in cui sorge la struttura.
 
“Prendiamo spunto da chi ha già realizzato interventi che hanno funzionato – conclude Salvemini – come la città di Ascoli Piceno con l’esperienza di Palazzo Sgariglia”.
 
Sull'argomento ex galateo è intervenuto anche l'altro candidato sindaco, Alessandro Delli Noci: "L'ipotesi di trasformare l'ex Galateo in un hotel a cinque stelle è una scelta che riguarda inevitabilmente la Regione, in quanto proprietaria dell'immobile. Di fatto, però, quello stesso immobile, per la sua posizione centrale e strategica in città e per la funzione pubblica che avrebbe dovuto e potuto avere, credo necessiti di una destinazione d'uso che deve inserirsi in maniera sinergica nello sviluppo della città.
 
Sarà la Regione a decidere il da farsi. Propongo però che, qualora l'immobile fosse venduto a privati per la realizzazione di un albergo o di altro, fosse possibile destinare parte degli introiti del ricavato della vendita ad un progetto concreto e fattibile di "rifioritura" e riqualificazione del quartiere Leuca – in cui insiste l'ex Galateo – giacché è innegabile, come dimostra il malcontento crescente degli abitanti e dei commercianti di via Leuca e del quartiere, l'inadeguatezza e la mancanza di visione del progetto di rigenerazione urbana che ha riguardato quell'area.
 
Riguardo alla proposta di Carlo Salvemini, prontamente e machiavellicamente sposata da Mauro Giliberti, vale a dire un intervento di edilizia sociale, nutro seri dubbi non sulla validità ma sulla fattibilità della stessa proposta poiché, a causa delle condizioni di degrado e abbandono in cui versa l'edificio in questione, un tale intervento prevederebbe risorse economiche considerevoli".