​Case popolari, sgombero coatto in alcuni appartamenti della 167. ‘Dove dormiranno stanotte?’

Operazioni di sgombero coatto nella zona 167 di Lecce. In alcuni casi sono riferite ad azioni contro l’occupazione abusiva dell’immobile; in altri, invece, a situazioni legate alla decadenza del contratto o alla morosità. ‘Noi con Salvini’, ‘Dove dormiranno stanotte?’.

Operazioni di sgombero coatto in città. Provvedimenti, questi, in parte disposti dalla Procura della Repubblica del capoluogo salentino nei confronti di alcuni cittadini denunciati per occupazione abusiva delle abitazioni. A ciò sono seguiti pure i decreti di sequestro dei medesimi immobili che, più avanti, saranno riconsegnati agli aventi diritto. L’attività che sta impegnando gli agenti della Polizia Municipale riguarda, al momento, degli appartamenti situati nella zona 167 B. In questo caso specifico, la vicenda trae origine alcuni mesi addietro tramite la denuncia dei fatti. Un filone, dunque, prettamente giudiziario nel quale la Magistratura farà il proprio corso.

Ed oltre agli atti provenienti dagli uffici di viale De Pietro vi sono anche quelli dell’Ufficio Casa del Comune di Lecce e di ARCA Sud. Qui, invece, si tratta di sgomberi ordinati per decadenza del contratto, situazioni di morosità, inadempienze o inerenti a questioni sull’assegnazione. Ed è qui che interviene Leonardo Calò di “Noi con Salvini”, attraverso una nota stampa pervenutaci in redazione. “Assistiamo sgomenti – si legge nel comunicato – allo sgombero di decine di famiglie italiane in difficoltà, di invalidi, ultrasessantacinquenni e disoccupati”. Azioni che vengono definite dal leader del movmento leccese senza “rispetto per la dignità, per le difficoltà di decine di padri e madri che, travolte dalla crisi economica, non riescono a fare fronte agli impegni economici”. Né tantomeno verso gli  “anziani abbandonati a loro stessi”.

Dall'altra parte, invece, gli stessi soggetti che oggi si fanno paladini della legalità accolgono migliaia di immigrati clandestini pagando loro vitto e alloggio. Sono gli stessi che mettono a disposizione alberghi, centri accoglienza, arrivando addirittura, per bocca del ministro Alfano, a minacciare confische per chi si rifiuta di ospitare clandestini”. “Perché tanto impegno non viene profuso per gli italiani? – si domanda ancora il Movimento – Dove dormiranno queste famiglie stanotte? Perché la Caritas e le altre associazione tacciono?”.

Noi chiediamo che queste famiglie – conclude la nota – trovino immediata accoglienza e che Prefetto e Sindaco, con la sessa forza utilizzata per il fenomeno immigrazione, trovino un tetto a questi nostri fratelli!”.



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