Notte della Taranta 2017, Raphael Gualazzi maestro concertatore della XX edizione

Dopo la direzione di Carmen Consoli, che nel 2016 ha riscontrato un enorme consenso tra i cittadini del Salento, adesso toccherà al compositore e jazzista italiano dirigere i musicisti e riarrangiare i brani tipici della tradizione salentina.

Forse un passaggio obbligato o, meglio, un’evoluzione naturale quella che, dalla siciliana Carmen Consoli, ha voluto che la bacchetta da direttore della XX edizione de “La Notte della Taranta” passasse nelle mani di Raphael Gualazzi. Se la cantantessa, infatti, era stata colei cui l’organizzazione della più grande manifestazione culturale del sud Italia aveva affidato il compito di fare della pizzica un patrimonio in cui tutto il meridione del nostro Paese potesse riconoscersi, il secondo è, senza dubbio, l’artista più indicato per far sì che la tradizione musicale e popolare salentina abbia la sua occasione di misurarsi con altri generi varcando i suoi confini naturali.

Quello del compositore e jazzista urbinate, dopo tutto, è un curriculum di tutto rispetto che, nel giro di pochi anni, lo ha già visto collezionare una serie di successi e riconoscimenti tali da imporlo nel pantheon delle nuove stelle della discografia italiana. Una storia, la sua, che parte da lontano con il padre, Velio, che fu uno dei fondatori della rock-band Anonima Sound nientepopodimeno che col grandissimo e indimenticato Ivan Graziani.
Il successo, però, arriva per Gualazzi nel 2011 con la vittoria a Sanremo Giovani e la conseguente partecipazione all’Eurovision Song Contest che gli varrà uno straordinario secondo posto, il premio della giuria tecnica nonché il merito di aver riportato l’Italia a concorrervi dopo ben sedici anni di assenza.

L’ufficialità della sua partecipazione in qualità di maestro concertatore de “La Notte della Taranta” 2017, quindi, sarà data mercoledì prossimo durante la conferenza stampa che si terrà a Roma, circostanza cui prenderanno parte, fra gli altri, il Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’assessore regionale alla Cultura, Loredana Capone, il presidente della fondazione, Massimo Manera e, ovviamente, il sindaco di Melpignano, Ivan Stomeo.

di Luca Nigro

 



In questo articolo: