Straordinario successo per la prima ‘Maratona del Barocco’… e quel ponte con la corsa di New York

Si è conclusa da prima edizione della ‘Maratona del Barocco’. Ha vinto il marocchino Mohamed Hajjy con il tempo di 2 ore e 22 minuti, ma a trionfare sono state una organizzazione perfetta e le bellezze del Salento. Lecce torna così ad essere capitale del turismo sportivo.

Il cielo grigio, il forte vento e lo scirocco non altro certo raffreddato migliaia di partecipati che, come le bellezze del Salento, non si sono lasciati minimamente scalfire gli animi e la voglia di sport. Va così in archivio la prima edizione della “Maratona del Barocco”.
 
Un evento sportivo unico, tornato nel cuore della penisola salentina dopo mezzo secolo di assenza e che ha riportato la regina dell'atletica leggere al centro di Lecce… e non solo. Da Porta Rudiae a Piazza Sant'Oronzo, passando per il Duomo, viale dello Stadio, la riserva protetta dell'Oasi delle Cesine e dal Faro di San Cataldo. Ecco il percorso, lungo 42,195 chilometri, che hanno affrontato gli oltre mille maratoneti che si sono voluti cimentare nella prima edizione tutta leccese della corsa più antica della storia.
 
È stata una vera festa di sport. Emozione palpabile sul viso di Simone Lucia, presidente dellAsd Grandi Podisti del Mediterraneo e organizzatore dell'evento. È stato tanto il suo impegno profuso affiché il suo sogno di portare la 42 chilometri nella sua città divenisse realtà. Ci è riuscito. Con tanti sforzi, con poche ore di sonno, ma con immensa passione. Prezioso il supporto degli sponsor, naturalmente. Su tutti c'è il Gruppo Fatano che ha visto anche intitolato l'appuntamento al primo “Memorial Antonio Fatano”.
 
Nessuno, nemmeno lo stesso Lucia, si sarebbe aspettato un successo di tale portate. Ebbene si, perché la “Maratona del Barocco”, già alla sua prima edizione, si è subito inserita tra le prime dieci gare ufficiali a livello nazionale per numero di iscritti e per partecipazione. Il merito – ci aveva raccontato Simone Lucia – sta certamente nella professionalità degli organizzatori, ma anche e soprattutto nella bellezza del nostro territorio: un richiamo a cui si riesce difficilmente a dire di no. Insomma, Lecce è tornata ad essere una capitale del turismo sportivo.
 
La gara, nei dettagli tecnici, ha visto trionfare Mohamed Hajjy, marocchino plurititolato, capace di chiudere il percorso in 2 ore e 22 minuti, staccando il secondo classificato di circa sei minuti. Il podio si è chiuso con il tempo del terzo classificato di 2h e 30'. La prima donna, invece, è stata Daniela Francesca che ha tagliato il traguardo al 3 ore, 10 minuti e 37 secondi. Il primo salentino a terminare la corsa è stato, infine, Cristian Bergamo con il sesto tempo assoluto.
 
Al di là dei numeri, ad ogni modo, lo spettacolo è stato garantito: la bellezza della corsa, la bravura dei partecipati, lo splendore della costa adriatica. C'erano tutti gli ingredienti per un evento eccezionale che adesso aspetta solo di essere replicato al più presto. Accanto alla gara, poi, si è corso anche un percorso di 8,5 km, una vera passeggiata non competitiva rivolta ai 'meno allenati'.
 
E poi c'è quel magnifico ponte con la storica Maratona di New York: conclusa quella del Barocco, infatti, per un gioco di fuso orario, dopo poche ore è in programma la partenza della 42 chilometri più prestigiosa del mondo, alla quale parteciperà una cospicua delegazione di corridori salentini. Una sorte di collegamento ideale tra Lecce e gli Usa seguito anche dal rinomato sito steelyourlife.com, punto di riferimento per gli appassionati di atletica che “mette insieme” le due gare.
 
Certo, i disagi in città ci sono stati: strade chiuse, traffico in tilt, lunghe code di auto in attessa del passaggio degli sportivi. Ma per una volta ci possiamo passare sopra su ogni polemica: Lecce è stata una vetrina davanti agli occhi del mondo dell'atletica leggera. Che questo ci riempia di orgoglio.