Vicina di casa si offre come badante, ma viene indagata per truffa ad un ultranovantenne

Secondo il pubblico ministero, una donna, tra febbraio 2015 e settembre 2016, attraverso un ben congegnato piano truffaldino si sarebbe impossessata di circa 57mila euro, offrendo assistenza gratuita come badante a un vicino.

Avrebbe offerto assistenza gratuita come badante al vicino di casa ultranovantenne colpito da ictus, per "spillargli" denaro. La Procura leccese ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini nei confronti della 52enne di Maglie M.A.P. ( queste le sue iniziali). La donna è indagata per il reato di truffa aggravata e continuata ai danni di un suo concittadino.

Secondo il pubblico ministero Emilio Arnesano, M.A.P.  nel periodo compreso tra febbraio 2015 e settembre 2016, attraverso un piano ben congegnato si sarebbe impossessata di circa 57mila euro.

La 52enne magliese avrebbe proposto all'uomo, deceduto negli ultimi giorni del 2015, il quale viveva con l'anziana moglie e senza figli, una collaborazione domestica a titolo gratuito. La donna avrebbe motivato tale gesto, apparentemente nobile, poiché spinta da un forte sentimento di altruismo e compassione.

L'anziano signore confidando nella buona fede della vicina di casa, avrebbe accettato di buon grado l'insperato aiuto e da quel momento sarebbe stato vittima di una serie di raggiri.

M.A.P. approfittando presumibilmente della scarsa lucidità dell'ultranovantenne colpito da ictus, avrebbe ottenuto per prima cosa il rilascio di una tessera bancomat e postamat  (che la parte offesa non ricevette mai) e lo svincolo di alcune polizze vita dell'importo di 21mila euro. Non solo, anche la sottoscrizione di un assegno bancario e lo svincolo di una obbligazione risalente al 2003.

Infine, l'anziano signore – secondo l'accusa – ingannato dalla vicina di casa, avrebbe sottoscritto un contratto di lavoro per l'assunzione di M.A.P. come badante.

L'indagata è assistita dall'avvocato Arcangelo Corvaglia.



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