Una discarica abusiva all’interno della cava: scatta il sequestro ad Alessano

Un’area di circa 14mila metri quadrati è stata posta sotto sigilli dai Carabinieri del Noe ad Alessano: qui i militari hanno rinvenuto una cava contenente rifiuti speciali. Sequestrati tre mezzi della società proprietaria della cava e i due rappresentati sono stari segnalati.

Una enorme discarica contenente rifiuti speciali è stata scoperta nelle scorse dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce ad Alessano. Nel comune del Capo di Leuca, infatti, i militari dell’Arma erano impegnati in un ordinario servizio di controllo quando si sono imbattuti in una zona sottoposto a vincolo in quanto rientrante nella “Fascia di Rispetto dei Boschi”.
 
Una volta nell’area, gli agenti del Noe hanno rinvenuto un’area di circa 14mila metri quadrati, una cava dismessa, dove erano adagiati chili e chili di rifiuti speciali. Tutto materiale illecitamente riversato nello scavo e proveniente da demolizioni edili, plastiche, sfalci di potatura, travi in cemento, materiali ferrosi, terre e rocce da scavo e persino pneumatici usurati.
 
All’interneo della zona, poi, i militari hanno posto sotto sequestro anche tre mezzi utilizzati per la movimentazione del terreno, i quali di trovavano custoditi in un capannone esistente nella stessa zona.
     
Al termine del controllo i Carabinieri hanno rintracciato i due legali rappresentanti della società proprietaria della cava dismessa: entrambi sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Lecce. Su di loro il Noe ha formulato l’ipotesi di reato di attività di gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi ed esercizio di discarica abusiva. Del sequestro è stata data prontamente notizia all’Autorità Giudiziaria e a quelle amministrative per i provvedimenti di competenza.
 
Si tratta questo del secondo intervento eseguito dal Noe nel territorio comunale di Alessano: due settimane fa, infatti, i militari si erano presentati in zona sottoposta a vincolo paesaggistico a ‘Rodigliane’ dove era stata allestita, in maniera del tutto abusiva, una fiorente attività di estrazione di pietra viva.



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