Si scambiano un bacio al tramonto, coppia gay allontanata dal lido. Due casi di omofobia a Gallipoli

Due casi di omofobia sono accaduti in un lido che sorge accanto alla spiaggia immortalata da Ferzan Ozpetek in Mine Vaganti. Lo sdegno delle associazioni che difendono i diritti LGBTI che invitano tutti al GayPride con la testimonial Cristina Bugatti.

Cambia gestione e cambiano anche le ‘regole’ di un noto lido di Gallipoli fino a poco tempo fa apertamente ‘Rainbow’. Di più, la struttura balneare gay-friendly sorgeva accanto alla spiaggia diventata un simbolo del turismo LGBTI, grazie al regista Ferzan Ozpetek che aveva girato lì una delle bellissime scene del film «Mine Vaganti». Nulla di strano aver voluto dare all’attività un’immagine diversa, alzando il target ad un pubblico medio-alto o comunque meno ‘popolare’.
Chiunque sia disposto a pagare, dovrebbe essere il benvenuto. Dovrebbe perché come segnalato da Arcigay Salento, Arcigay Puglia e Salento Pride si sono registrati due casi di omofobia, immediatamente denunciati. Il “portafoglio” evidentemente non basta al titolare che ha apertamente dettato alcune regole da rispettare: clientela etero o gay solo dietro “promessa” di non baciarsi. Nessuna effusione, nessuna affettuosità in pubblico.  
  
«Erano all’incirca le 19, quando il direttore (a suo dire) del lido balneare si è avvicinato a me ed al mio compagno (senza perdere tempo in presentazioni) imponendoci, con modi non proprio affabili e amichevoli, di non baciarci ulteriormente, pena l'allontanamento dalla struttura» ha raccontato la coppia bloccata per un semplice bacio sullo sfondo di un tramonto. Alla richiesta di spiegazioni è stato replicato che nella struttura ci fossero famiglie con bambini.
 
«Siamo sconcertati dell'accaduto e ci scusiamo personalmente con chi è stato discriminato in maniera così eclatante per un semplice bacio» scrivono le associazioni che chiedono al gestore delle spiegazioni «se i baci gay non vanno bene, questa è omofobia ed è illegale intimare a qualcuno di non baciarsi. Per quanto riguarda il target economicamente agiato a cui il lido si rivolge, ricordiamo che chiunque possa permettersi quei prezzi dovrebbe essere libero e libera di accedere alla struttura, indipendentemente dall'orientamento sessuale o l'identità di genere. Dopo questi episodi, comunque, chiediamo alla comunità arcobaleno e chiunque sostenga le nostre rivendicazioni di evitare di usufruire dei servizi del suddetto lido. Ad una certa, le scuse non bastano».
  
Di più, Salento Pride invita tutti alla parata in programma nella Città Bella sabato che vedrà la partecipazione di Cristina Bugatty come madrina per mostrare la parte bella del Salento che, nonostante questi episodi disdicevoli, rimane una meta arcobaleno.



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