Scoppia la lite lungo la via del mare: scende dall’auto e prende a morsi e pugni i presenti. Arrestato

Momenti di pura follia e paura quelli vissuti ieri da alcuni cittadini lungo la Lecce-San Cataldo: un uomo, sceso dalla sua auto, ha iniziato ad aggredire passanti e Polizia e per placarlo sono state necessarie le manette. Alla base di tutto un tamponamento stradale.

Scene da far west quelle che si sono registrate nel pomeriggio di ieri lungo la strada che da Lecce porta alla sua marina di San Cataldo. È successo tutto intorno alle ore 18.30, momento in cui sono iniziate a piovere decine di segnalazioni alla sala operativa della Questura, tutte che lamentavano una violenta lite tra automobilisti, causata da un piccolo sinistro stradale.
 
Le volanti si sono precipitate posto e, una volta arrivare, si sono trovate davanti un uomo particolarmente esagitato che si scagliava contro chiunque con pugni e morsi, causando così la reazione  dei presenti loro malgrado coinvolti nella vicenda e che cercavano di bloccare la furia del ragazzo.
 
Dopo aver dato adito alla sua rabbia, l’uomo è persino riuscito a sottrarre un’auto coinvolta nell’incidente, dandosi alla fuga rapidamente, ma andando a sbattere più volte contro il guard-rail, cercando di “mettere sotto” chiunque fosse lungo la sua traiettoria.
 
Dopo la breve, folle, corsa, una volta individuati alcuni grossi massi, l’esagitato ha cercato di lanciarli contro i presenti, che intanto increduli e spaventati, ammiravano la scena. È servito un inseguimento a sirene spigate da parte della Polizia per fermare l’uomo, reso innocuo solamente dopo lo scatto delle manette.
 
Una volta placata l’ira del soggetto, è stato appurato come il tutto era scaturito da un tamponamento avvenuto poco prima e che aveva visto coinvolta una familiare dell’aggressore. Quest’ultimo, ricevuta notizia dell’incidente stradale, si è recato sul posto in evidente stato di agitazione.
 
Per tutti i fatti, l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto con le accuse di tentato omicidio, furto aggravato, atti persecutori, minacce gravi e lesioni, resistenza oltraggio e violenza a Pubblico Ufficiale, trasportato così nel carcere di ‘Borgo San Nicola’ di Lecce.



In questo articolo: