Sbarcano a Torre Veneri con mezza tonnellata di droga. Arrestato narcotrafficante, caccia ai complici

Nella notte le fiamme gialle del comando provinciale di Lecce, unitamente alle unità del servizio aereonavale, hanno inferto un duro colpo ai narcotrafficanti che tentavano di immettere sul territorio nazionale ingenti quantitativi di droga.

I sequestri degli ultimi mesi, non sembrano ‘spaventare’ i narcotrafficanti che, anzi, continuano ad alzare la posta, ad osare pur di far arrivare sulle coste del Salento ingenti quantitativi di droga. Dopo il carico scoperto tra le dune della spiaggia di Torre Specchia, dove sono stati ritrovati ben 760 chili di marijuana, le fiamme gialle del comando provinciale di Lecce hanno inferto un duro colpo ai corrieri con il prezioso aiuto delle unità del servizio aereonavale.  Tutto è iniziato nella notte quando un elicottero in perlustrazione nel canale d’Otranto non ha potuto fare a meno di notare un “target” sospetto che, a tutta velocità, cercava di raggiungere la terraferma.
 
Immediatamente è scattato l’allarme e dalla sala operativa di Lecce si sono mosse le pattuglie mentre una potente unità navale del corpo, presente nel teatro delle operazioni, consentiva una cornice di sicurezza in mare per scongiurare una fuga a ritroso dei narcotrafficanti ormai scoperti e individuati dai sofisticati sistemi di videoripresa all’infrarosso. Le immagini, inequivocabili, immortalavano tre individui e un natante carico di pacchi sospetti sbarcato ormai a San Cataldo-Torre Veneri.
 
Insomma, erano circondati: in cielo, dall’unità aerea e in mare dalle pattuglie terresti che, a tutto gas, hanno raggiunto il punto esatto.  Agli occhi dei finanzieri è apparsa così, alla luce dei riflettori, un’imbarcazione in vetro resina dotata di un potente motore fuoribordo e stipati all’interno numerosi involucri contenenti circa 510 chili di marijuana purissima, del valore sul mercato di circa 5 milioni di euro.
 
Un cittadino albanese è stato braccato dai baschi verdi nella pineta circostante, dove tentava di darsi alla fuga. L’uomo, finito nella rete delle fiamme gialle  anche per gli indumenti bagnati che hanno reso impossibile non riconoscerlo, è stato arrestato e condotto presso la Caserma di piazzetta dei Peruzzi. Il natante, invece, è stato  sequestrato.
 
Dell’accaduto è stato informato il magistrato di turno della Procura della Repubblica, la dottoressa Stefania Mininni, che coordina le indagini del caso. Le indagini, affidate al gruppo di Lecce, sono improntate alla ricerca dei complici dell’albanese arrestato e all’individuazione dei canali di approvvigionamento in collaborazione con i colleghi del servizio aeronavale.



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