Rubano la Pisside con le ostie consacrate all’ospedale di Copertino. Mons. Filograna ‘Atto sacrilego’

Gli agenti dell’Istituto GGS in servizio presso l’ospedale hanno chiamato i carabinieri nell’immediatezza dei fatti verificatesi prima dell’inizio dell’orario di vigilanza. Il Vescovo della Diocesi Nardò-Gallipoli invita i parroci e i fedeli alla preghiera per quanto accaduto.

Di furti se ne raccontano tanti, negli appartamenti, nelle scuole e… nelle chiese. Sì, la cronaca non lesina notizie riguardanti gesti che si possono definire sacrileghi e che lasciano senza parole. Ladri senza scrupoli che violano i luoghi sacri per racimolare un bottino, spesso fatto di elemosine o di arredi.
 
Anche questa volta si torna presso l’ospedale San Giuseppe di Copertino. Il nosocomio della città del Santo dei Voli è ancora una volta teatro di atti predatori che si sono susseguti nel tempo.
 
A quanto si apprende il furto è avvenuto domenica scorsa, nelle ore serali. Come confermato da una circolare di Mons. Fernando Filograna,  Vescovo di Nardò-Gallipoli,  ad essere state sottratte dall’oratorio dell’Ospedale sono state una pisside e le ostie consacrate poste all’interno, destinate alla Comunione dei fedeli.
 
Mons. Filograna, nella nota invita tutti i parroci della Diocesi a darne notizia durante le celebrazioni perché il gesto sacrilego venga riparato con le preghiere.
 
Il furto è stato perpetrato poco prima delle 22, prima dell’ingresso in servizio degli agenti della GGS di Veglie, che svolgono attività di guardiania presso l’ospedale. Il vigilantes, infatti, si accingeva a chiudere i cancelli e le porte della cappella  quando ha notato alcune persone nelle vicinanze che hanno riferito quanto era accaduto: era stato appena profanato il luogo ove viene custodita la Pisside piena di ostie consacrate. La serratura è apparsa forzata con un piccolo trapano.
 
Nell’immediato sono stati allertati i carabinieri che sono giunti a stretto giro dalla Tenenza di Copertino.
 
Le indagini sono in corso per dare un volto agli autori del furto e le reali motivazioni. Se si vuole quantificare il danno in termini materiali, il contenitore sacro vale qualche centinaia di euro. Quel che più fa male è certamente la profanazione di un luogo che dovrebbe essere escluso da ogni piano criminoso.



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