Rave party tra Castri e Lizzanello, i cittadini insorgono: ‘Le forze dell’ordine si muovono solo per i NO TAP’

Tanti i cittadini di Castri di Lecce che hanno contattato Leccenews per lamentarsi sul rave party abusivo nelle campagne della città. Chi c’è stato parla di alcol e droga a fiumi e si lamenta per il mancato intervento delle forze dell’ordine.

Hanno persino abbattuto degli alberi per poter entrare con i loro mezzi e dare vita ad un rave party all’insegna di ogni trasgressione. Chi si è potuto avvicinare per rendersi conto di cosa stava accadendo racconta di scene da inferno dantesco con giovani, per lo più identificati generalmente in “punkabestia”, in preda ai fumi di ogni tipo di alcol e di droga. È da un paio di giorno ormai che i cittadini di Castri di Lecce sono disturbati da una musica a tutto volume, sia di giorno che di notte, che proviene da una campagna al confine tra la città e Lizzanello. Ma prima di capire di cosa si trattasse, in molti hanno dovuto percorrere un po’ di strada per rendersi conto di cosa stesse succedendo.

Ed ecco davanti agli occhi la scena tipica dei rave, perfettamente organizzati in ogni particolare con camion e furgoncini al seguito, in cui si riesce a vendere pure la birra alla spina; e se, a causa della ristrettezza delle strade di campagna non si riesce a passare, beh, tanto vale disboscare un po’ di piante. La scena che poi si apre dinanzi agli occhi ha dell’incredibile: giovani in preda ad un delirio alcolico o tossico. Inutile, tuttavia, a quanto pare dalle prime ricostruzioni, la chiamata delle forze dell’ordine, che al momento non sono ancora intervenute per sgomberare il terreno di proprietà privata.  
In molti tra i cittadini non riescono a spiegarsi come mai ancora nessuno faccia nulla ed il paragone va, invece, con quello che accade nel momento in cui ci sono le manifestazioni NO TAP, dove invece il dispiegamento delle forze dell’ordine diviene sempre massiccio, o comunque in linea con le attività di ordine pubblico da svolgere.

Perché – si chiedono sempre i cittadini – dobbiamo soggiacere all’arroganza e alla violenza di questo gruppo di persone senza poter far nulla. Contattato da noi, il sindaco di Castri di Lecce, Andrea De Pascali, pur dimostrando tutto il suo fastidio per quello che sta avvenendo, si mantiene cauto. “Ciò che istituzionalmente potevo fare, l’ho fatto, per il resto ne parlerò nelle prossime ore con chi di competenza”. Ma intanto sembra che il rave dovrà durare ancora per altri due giorni, sperando che gli eccessi del divertimento non debbano sfociare in qualcosa di peggiore.



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