Operazione ‘Clean Game’: In 35 sotto processo per compravendita di schede da gioco contraffatte

I 35 imputati dovranno presentarsi il 4 settembre prossimo, innanzi ai giudici della Seconda Sezione Collegiale. Gia’ in corso di svolgimento, invece, il procedimento del principale troncone d’inchiesta sulle slot machines.

Si conclude con il rinvio a giudizio di tutti gli imputati, l'udienza preliminare sulla prima tranche dell'inchiesta "Clean Game", innanzi al gup Simona Panzera.
 
Finiscono dunque sotto processo: Silvano De Leone, 54enne di Racale; Donatello Rizzo, 45enne di Melissano; Massimiliano  Chetta, 48enne di Taviano; Lorenzo Ferrari, 43enne di Racale; Paolo Paiano, 47enne e Marco Grasso , 34 anni entrambi di Ruffano; Marco De Lorenzis, 39enne di Racale; Stefano De Lorenzis, 43enne di Racale; Salvatore Magno, 63enne di Gallipoli; Matteo Cazzato 25 di Mellissano ; .Annarita De Lorenzis, 41 enne di Racale; Salvatore De Lorenzis, 46enne di Racale; Giovanni Tunno, 53 anni di Taviano; Rosario Cazzato, 55enne di Racale; Massimiliano Marra 45 anni, Andrea Marra, 47enne  di Galatina; Andrea Poso 34enne di Lecce; Daniele Scopece, 44 anni; Claudio Rizzelli, 54enne entrambi di Foggia; Salvatore Termo, 58enne di Martano; Vincenzo Pellegrini 45enne di Terlizzi; Salvatore Mazzotta 45enne di Surbo; Marco Petracca, 40enne di Casarano; Rocco Macella 51 e Irene Leo, 52 enne di Surbo; Domenico Civitavecchia di Caraapelle , 44 anni e Vito Nunzio Castoro, 40enne  di Foggia; Osvaldo Dell'Anna, 39enne di Lecce; Maria Saveria D'Errico 39enne di Manfredonia; Savino Zanni, 42 anni di Foggia; Tommaso Gigante, 63enne di San Marzano di San Giuseppe; Francesco Micicchè 53enne di Argenta  ( Ferrara); Paolo Agrippino Bezzi, 53 anni di Desenzano Del Garda; Elio Scarlino, 62enne di Matino; Raffaele Guida, 59 anni di Ruffano. Dovranno presentarsi il 4 settembre prossimo, innanzi ai giudici della seconda sezione collegiale.
 
Gli imputati rispondono a vario titolo ed in diversa misura, dei reati associazione a delinquere e truffa aggravata ai danni dello stato. Il sodalizio si occupava della compravendita di schede di gioco contraffate. Sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Francesco Fasano, Luigi Piccinni, Vincenzo Venneri, Francesco Vergine, Walter Gravante, Fabio Pellegrino, Lavina Gala, Anna Schiavano.
 
Invece, sono già finiti sotto processo, gli imputati del principale troncone d'inchiesta "Clean Game" sui presunti affari illeciti con le slot machines. Diciassette di loro, tra cui i quattro fratelli Salvatore De Lorenzis, 50enne di Racale, Saverio 41enne; Pietro, 51 anni e Pasquale 44enne rispondono anche del reato di associazione mafiosa.
 
Già il 24 febbraio del 2016, il gip Antonia Martalò, su richiesta dei sostituti procuratori Carmen Ruggiero e Giuseppe Capoccia, emise complessivamente 27 ordinanze di custodia cautelare (19 in carcere e 8 ai domiciliari). Il giudice dispose anche il sequestro preventivo del patrimonio riconducibile all’associazione per un valore complessivo di circa 12 milioni di euro. Inoltre, ben 135 persone, tra esercenti di bar, caffetterie e tabaccherie vennero indagate a piede libero. Per loro è previsto un terzo stralcio dell'inchiesta, ma potranno ricorrere ai decreti penali di condanna ed evitare un processo.
 
L’incipit delle indagini risale all’anno 2010, a seguito di un numero imprecisato di segnalazioni anonime: Al vertice dell'organizzazione, il gruppo criminale riconducibile a Salvatore De Lorenzis, considerato "il re delle slot machines". Il sodalizio “si avvaleva di metodi mafiosi posti in essere da alcuni affiliati storicamente vicini ai noti clan Troisi di Casarano, e Padovano di Gallipoli”.
 
L'altro gruppo era invece riconducibile a Silvano De Leone (l'inchiesta Clean Game fu divisa in due tronconi, ndr).



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