Non ce l’ha fatta il 17enne di Patù coinvolto nell’incidente di San Gregorio, donati gli organi

Il giovane a seguito del sinistro era stato sbalzato fuori dall’abitacolo e condotto presso l’ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce dove era stato operato d’urgenza. Questa mattina il tragico epigolo.

Si pensava e si sperava in un epilogo migliore, anzi, nel pomeriggio dell'altro ieri le sue condizioni erano sì critiche, ma non sembrava fosse in pericolo di vita. Sfortunatamente così non è stato e ieri mattina il 17enne di Patù, rimasto coinvolto nell’incidente della serata del primo maggio scorso, è deceduto presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.
   
Il giovane, a causa del sinistro, era stato sbalzato fuori dall’abitacolo dell’autovettura su cui viaggiava e, una volta giunti i sanitari del 118, condotto in gravi condizioni presso il nosocomio leccese e sottoposto a un’operazione d’urgenza. L’incidente si è verificato intorno alle ore 22.00 dello scorso 1 maggio, nella marina di San Gregorio, sulla strada che conduce a Patù in prossimità dell’ingresso nel paese.
   
La Fiat Marea su cui viaggiava il giovane e condotta da un 19enne di nazionalità marocchina è uscita fuori strada ed è andata a sbattere contro un muro. L’impatto è stato violentissimo, tanto che, il motore del mezzo, è stato ritrovato a circa cento metri di distanza dal luogo dell’incidente e il corpo del giovane poi deceduto fuori dall’abitacolo. Il conducente dell’auto insieme all’altro viaggiatore, ha subito leggere contusioni non gravi. A essere coinvolta anche una Smart guidata da un compaesano della vittima.
  
I funerali del 17enne Vincenzo Greco si svolgeranno domani a Patù e la famiglia ha dato l'assenso alla donazione degli organi.
   
A occuparsi di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti i militari dell’Arma dei Carabinieri e gli agenti di Polizia. Nelle prossime ore, il pm Donatina Buffelli affiderà ad un perito, una consulenza tecnica per ricostruire la dinamica dell'incidente. Invece, non è stata disposta l'autopsia.
  
Il conducente dell'autovettura è indagato per omicidio stradale, senza l'aggravante della guida in stato di ebbrezza, poiché il tasso alcolemico era lievemente superiore alla media consentita e per questo motivo gli è stata ritirata la patente.
  
La vittima era molto attiva nel campo del sociale e aveva la passione per la beatbox, la riproduzione degli strumenti musicali con la bocca.



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