Neve e freddo, la ASL Lecce rassicura: ‘Nei Pronti Soccorso nessuna particolare criticità’

La direzione generale della ASL di Lecce, costantemente in contatto con la rete di coordinamento messo in piedi dalla Prefettura, rasserena la cittadinanza: ‘Nei Pronti Soccorso non si è verificata alcuna particolare criticità’.

Al momento, l’emergenza neve ha provocato disagi e danni senza però influire particolarmente sulla salute delle persone. Lo specifica la Asl di Lecce in una nota stampa giunta in redazione. Sin dall’inizio delle forti nevicate, il direttore del 118 Maurizio Scardia, d’intesa con la Direzione strategica aziendale, ha partecipato alle riunioni tecniche tenute in Prefettura per il coordinamento degli interventi di soccorso e le contromisure da adottare. Anche quest’oggi Scardia ha preso parte alle due riunioni, alle ore 12.00 e alle 17.30, convocate dal prefetto per monitorare la situazione in tempo reale. La centrale operativa 118, del resto, è costantemente in contatto con la Prefettura, la Protezione civile e la Croce Rossa per rispondere alle chiamate d’emergenza e coordinare efficacemente l’intervento di uomini e mezzi. Il numero dei mezzi di soccorso disponibili è stato incrementato attivando le ambulanze secondarie.
 
Nei Pronto Soccorso, peraltro, non si è verificata alcuna particolare criticità. E questa è una buona notizia. Si vede che la macchina dei soccorsi – anche grazie all’aiuto di alcuni volontari – per quanto concerne le condizioni salutari e l’assistenza ha retto bene l’impatto col gelo. Riguardo al personale in servizio negli Ospedali, la Direzione della Asl ha predisposto un piano d’emergenza assieme alle direzioni dei presidi, sostanzialmente trasformando il turno di reperibilità in guardia attiva.
 
Qualche difficoltà si è registrata sul cambio turno, poiché le pessime condizioni della viabilità hanno reso complicato, in alcuni casi, il raggiungimento del posto di lavoro.
 
Problema cui si è fatto fronte sia con il doppio turno, grazie alla disponibilità del personale interessato, sia con l’intervento di mezzi della ASL, della Protezione civile e dell'Esercito in grado di recuperare a domicilio i dipendenti dei servizi di emergenza-urgenza impossibilitati a recarsi al lavoro autonomamente.



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