Morsi e pugni alla figlia di tre anni, cameriere condannato a 1 anno e 2 mesi

Il giudice ha anche disposto il risarcimento del danno di 10mila euro a favore della bambina che attraverso la madre, si è costituita parte civile. Secondo l’accusa, il 24 marzo dell’anno scorso M.D.D.una volta tornato a casa dal lavoro, avrebbe morso la figlia.

Avrebbe morso la figlia di appena tre anni,  colpendola poi con un pugno perché infastidito dal suo pianto.  
  
Un cameriere è stato condannato a 1 anno e 2 mesi, pena sospesa. Il giudice monocratico Sergio Tosi ha ritenuto M.D.D., 34 anni di Maglie, colpevole del reato di lesioni personali aggravate. Inoltre, il giudice ha disposto il risarcimento del danno di 10mila euro. La bambina, attraverso la madre, si è costituita parte civile con l'avvocato Dimitry Conte. L'imputato è assistito dall'avvocato Alberto Corvaglia.
  
In precedenza, il pubblico ministero Maria Rosaria Micucci ha invocato la stessa pena. Il legale di M.D.D., ha invece chiesto l'assoluzione ritenendo inattendibile la versione della moglie. Le lievi lesioni riscontrate dal medico del pronto soccorso, sarebbero risultate incompatibili con il presunto morso. Infatti, il "camice bianco" che visitò la bimba non ritenne di dover procedere ad ulteriori accertamenti. Inizialmente venne anche indagato per omissione di referto, ma la sua posizione venne ben presto archiviata. 
  
Secondo l'accusa, il 24 marzo dell'anno scorso M.D.D., una volta tornato a casa dal lavoro avrebbe morso la figlia spinto da "futili motivi". Il cameriere avrebbe preso in braccio la bimba di tre anni, ma invece di coccolarla l'avrebbe morsa sul labbro inferiore. La bimba avrebbe iniziato a piangere, scatenando nel padre una reazione violenta. L'uomo l'avrebbe nuovamente morsa prima sul lobo dell'orecchio destro e poi sulla guancia sinistra ed infine sul petto. Inoltre, ponendole le mani intorno al collo, l'avrebbe stretta forte per poi prenderla a pugni sul torace. La madre avrebbe cercato di intervenire per placare le ire del marito. Dopo un po' di tempo, M.D.D. si sarebbe calmato e poi allontanato per fare la doccia. A quel punto la donna, approfittando della sua assenza, avrebbe condotto la figlia presso l'Ospedale di Scorrano. I medici riscontrarono un politraumatismo e la bimba venne ricoverata. 
  
Le indagini presero avvio dalla denuncia della moglie, presentata il giorno dopo presso la stazione dei Carabinieri di Maglie. La donna riferiva di essere sposata con suo marito da tre anni e che negli ultimi mesi i rapporti tra i due si erano deteriorati a causa dei continui litigi. Secondo la denunciante, l'uomo farebbe abuso di alcool e sostanze stupefacenti ed anche in occasione dell'aggressione ai danni della figlioletta era in uno stato di alterazione psicofisica.
  
M.D.M. venne anche sottoposto alla misura di allontanamento dalla casa familiare.



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