Maxi truffa Filanto, prescrizione del reato per Sergio Antonio Filograna ed altri sette imputati

Il processo invece, continuerà in data 20 aprile, per accertare eventuali responsabilità da parte delle società. L’inchiesta è stata avviata nel 2009 e ha fatto luce sui finanziamenti pubblici erogati dalla Regione con i Por Puglia 2000/2006

Si conclude con la prescrizione, il processo a carico di otto persone accusate della maxi truffa Filanto, il più grande calzaturificio del Mezzogiorno dItalia.
  
Il giudice monocratico Fabrizio Malagnino, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Antonio Negro, ha dichiarato l'estinzione del reato per intervenuta prescrizione nei confronti di: Sergio Antonio Filograna, presidente del Consiglio di amministrazione della Filanto spa; Gabriele Caputo, amministratore di Iris Sud; i  legali rappresentanti Maria Antonietta Filograna, per il Consorzio; Antonio Filograna, 35 anni, Tecnosuole; Anna Lupo, per Tomaificio Zodiaco; Antonia Montedoro, per Italiana Pellami;  Giuseppe Baiardo e Silvia Perico per Iris Sud.
  
L’accusa era di truffa aggravata per il conseguimento delle erogazioni pubbliche in danno della Regione e dell’Inps.
  
Il processo invece, continuerà in data 20 aprile,  per accertare eventuali responsabilità da parte delle società. Gli imputati  sono assistiti dagli avvocati Pasquale e Giuseppe Corleto, Luigi Rella, Francesco Paolo Sisto, Marcello Marcuccio e Cosimo Finiguerra  Regione Puglia e Inps si sono costituiti parte civile.
  
L'’inchiesta è stata avviata nel 2009 dalla Guardia di Finanza e ha fatto luce sui finanziamenti pubblici erogati dalla Regione Puglia con i Por Puglia 2000/2006, Pacchetti integrati di agevolazione.
  
Secondo l’accusa, gli imputati hanno scorporato alcuni rami dell’azienda riconducibili alla Filanto, per farli confluire nelle quattro società del Consorzio produttori salentini calzature di Casarano, con sede nel comune salentino. La Filanto, infatti, società di notevoli dimensioni, non aveva i requisiti soggettivi necessari, in quanto non definibile pmi (piccola e media impresa). Attraverso la suddetta operazione di scorporo – secondo il pm – gli imputati hanno avuto accesso ai contributi destinati alle piccole e medie imprese.
 
Nel corso delle indagini, i finanzieri hanno compiuto accertamenti sulle quattro aziende: Iris Sud Srl, Tomaificio Zodicaco Srl, Tecnosuole Srl, Italiana Pellami Srl, beneficiarie dei contributi pubbliciper circa 4 milioni e mezzo di euro. Non sarebbe stato realizzato alcun nuovo impianto, come previsto dal programma d’investimento, e le società si sarebbero limitate ad utilizzare beni strumentali già nella disponibilità della Filanto (da cui il nome dell’operazione investigativa, “Old machine”,  “vecchio macchinario”). Inoltre, vennero sequestrati beni dell'azienda per un valore di circa 10 milioni di euro.



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