La Guardia di Finanza sventa sbarco di droga in acque salentine. In manette due scafisti albanesi

L’operazione, iniziata al largo di Brindisi, si è conclusa in Albania con l’arresto dei due scafisti fuggitivi e con il sequestro di oltre un quintale e mezzo di stupefacente. Importante la collaborazione con le autorità albanesi.

Pensavano che il mare mosso di questi giorni potesse agevolarli per arrivare indisturbati sulle coste salentine con il loro gommone carico di droga, ma i due scafisti albanesi non avevano fatto i conti con il dispositivo di vigilanza messo in atto dalle Fiamme Gialle.

Così, nella giornata di ieri, il 28enne Hermal Hameti e il 42enne Elidon Beluli, entrambi di Valona, sono stati tratti in arresto dai militari della Guardia di Finanza.

L’operazione aeronavale, che ha portato all’arresto dei due, (condotta dal Gruppo Aeronavale di Taranto, specializzato in operazioni a largo raggio e dal Reparto Operativo Aeronavale di Bari, chiamato a contrastare i traffici illeciti via mare diretti in Puglia), ha preso il via in alto mare si è conclusa in acque albanesi, con la collaborazione delle autorità del “Paese delle Acquile”.

L’allarme è scattano nella tarda mattinata di ieri quando è stato avvistato da un elicottero tedesco modello “Super Puma” distaccato in Puglia – nell’ambito dell’operazione “Triton 2016” dell’Agenzia Europea Frontex e  coordinata dal

Gruppo Aeronavale di Taranto – a oltre 40 chilometri al largo di Brindisi un gommone carico dei caratteristici involucri usati per confezionare la marijuana, diretto a gran velocità, nonostante il mare agitato, verso le coste italiane.

In zona è stata inviata immediatamente una motovedetta. Il natante, a quel punto, vistosi scoperto dall’elicottero, ha invertito la rotta e i due occupanti, nel tentativo di guadagnare più velocemente il largo, si sono liberati del carico buttandolo in mare.

L’operazione, poi,  è proseguita da un lato con il recupero, da parte della motovedetta, del carico di droga poco prima lanciato in mare e, dall’altro, con il tallonamento, da parte dei mezzi aerei, del gommone in fuga che ha proseguito la sua marcia fino all’ingresso in acque albanesi dove gli scafisti ritenevano di essere al sicuro dal dispositivo italiano, non avevano considerato, invece, che, grazie all’eccellente collaborazione internazionale di polizia tra i due paesi, le autorità albanesi erano già state allertate.

Pertanto, due unità navali del Nucleo di frontiera marittima della Guardia di Finanza, di base in Albania e due motovedette della Polizia albanese, hanno intercettato il gommone e, dopo un movimentato inseguimento, reso ancor più difficoltoso dalle non buone condizioni del mare, sono riusciti a catturare e trarre in arresto gli scafisti.

Il quantitativo di sostanza stupefacente recuperato in mare e posto sotto sequestro dai finanzieri della Sezione Operativa Navale di Brindisi ammonta a 165 chilogrammi. Il gommone, della lunghezza di circa 6 metri, è stato posto sotto sequestro in Albania.

Immediatamente, poi, sono state avviate le indagini per individuare sia i membri dell’organizzazione operante in Albania sia quelli che attendevano il carico di droga in Italia che, sulle piazze dello spaccio avrebbe fruttato oltre un milione e mezzo di euro.

Con il fermo di ieri, salgono a quattordici i quintali di marijuana sequestrata nelle acque del basso adriatico dalle Fiamme Gialle pugliesi dall’inizio dell’anno.



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