Esplode una bomba piazzata sotto l’auto di un giovane, nipote di un maresciallo. Paura a Carmiano

Paura nella notte a Carmiano, dove qualcuno ha ‘piazzato’ una bomba sotto il Doblò di proprietà di un giovane del posto, nipote di un maresciallo dei Carabinieri. La bomba ha distrutto il mezzo e mandato in frantumi i vetri delle abitazioni vicine.

Pochi i dubbi che sia stato un ordigno a distruggere un’auto, parcheggiata in via Villafranca, a Carmiano.  Tante le domande su chi abbia compiuto l’atto intimidatorio e soprattutto sul messaggio che intendeva lanciare al proprietario del mezzo, il nipote di un maresciallo dei Carabinieri, in servizio a Campi Salentina.  
  
Saranno le indagini a cercare di ricostruire cosa realmente sia accaduto, poco prima dell’alba, nella cittadina a pochi chilometri da Lecce. Stando al racconto di alcuni residenti della zona in cui è avvenuto l’attentato, un forte boato ha interrotto il sonno e la tranquillità degli abitazioni che si affacciavano sulla strada. È bastato uscire per capire che qualcuno aveva collocato una bomba rudimentale vicino al Fiat Doblò di un giovane del posto, nipote del maresciallo dei carabinieri che – tra l’altro –  abita sulla stessa via, poco distante. Le lancette dell'orologio avevano da poco segnato le 4.00.
  
L’esplosione è stata talmente forte che ha completamente distrutto la parte anteriore del veicolo. Ingenti i danni anche agli infissi delle abitazioni vicine – molte finestre si sono sbriciolate nell’onda d’urto – e alle auto parcheggiate nei paraggi. Sull’asfalto, infatti, sono ben visibili i pezzi di vetro e di intonaco staccati.
  
Appena capito quello che era successo, i residenti hanno immediatamente chiamato le forze dell’ordine. Poco dopo, in via Villafranca, sono giunti i Carabinieri che hanno dato il via alle indagini. Per prima cosa, sono stati visionati i firmati delle telecamere di videosorveglianza, fortunatamente, installate nella zona. Stando ad indiscrezioni, un occhio elettronico avrebbe immortalato un individuo con un casco, avvicinarsi con fare sospetto al Doblò, ma è presto per dire con certezza che era l’autore dell’atto intimidatorio. 



In questo articolo: