Crollo di calcinacci, chiuso momentaneamente al traffico il sottopasso di Monteroni

Da ieri sera gli agenti della Polizia Municipale sono impegnati a sigillare il tratto stradale attiguo al ‘Ponte di Monteroni’ per via di un lieve crollo di calcinacci. In via del tutto precauzionale, stamattina è stato deciso di chiudere entrambi i sensi di marcia.

Un lieve crollo di calcinacci che ne ha determinato, in via del tutto precauzionale, la chiusura. Gli agenti della Polizia Municipale, infatti, ieri notte erano già al lavoro per chiudere il tratto della circolazione proprio lì, dove sorge il sottopasso all’imbocco della strada che conduce a Monteroni di Lecce. La decisione è stata presa intorno alle 22.30 e inizialmente riguardava solo la direzione verso il paese a pochi chilometri dal capoluogo salentino. Stamattina, invece, l’interruzione di entrambi i sensi di marcia. Al momento non si registrano danni avvenuti a causa del fatto, sebbene – come già anticipato – i vigili urbani abbiano messo già alcuni sigilli in attesa dei dovuti sopralluoghi. L’area verrà dunque riaperta al traffico solo e soltanto dopo che i tecnici finiranno tutti i rilievi e i controlli necessari. E ovviamente, per determinate questioni, stabilire una tempistica precisa sarebbe al momento impossibile.

Dei nastri che, dunque, obbligano gli automobilisti leccesi ad intraprendere percorsi alternativi rispetto a quelli abitudinari. Di certo non sarà facile, considerando che il cosiddetto “Ponte di Monteroni” rappresenta un punto nevralgico del traffico cittadino. Il primo pensiero in tal senso va, ad esempio, agli studenti universitari che debbono recarsi al Campus “Ecotekne” per seguire le lezioni o magari disputare degli esami.

Chi però si trova alla guida capirà benissimo che un provvedimento del genere risulta doveroso. Si tratta pur sempre dell’incolumità dei cittadini. Sia coloro a bordo dei propri mezzi, sia le persone che camminano lungo il marciapiede costeggiante la carreggiata.

Servirà dunque un po’ di pazienza, ma con la consapevolezza che in casi del genere la prudenza non è mai troppa



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