Completamente ubriaco offende i poliziotti che lo invitano a calmarsi, 40enne marocchino nei guai

Nel tardo pomeriggio di ieri, un marocchino 40enne è finito nei guai. Visibilmente ubriaco si è scagliato con violenza contro i poliziotti che lo invitavano a calmarsi. Accompagnato in caserma per lui sono iniziati i guai.

«C’è una persona molesta in via Don Bosco …» ma quando una volante della polizia ha raggiunto la strada indicata nella segnalazione, in giro non c’era più nessuno. Nonostante l’esito negativo, gli operatori hanno controllato anche le zone limitrofe, in particolare i parcheggi della stazione, dove spesso si accendono i riflettori delle forze dell’ordine.
  
È lì che i poliziotti hanno notato un marocchino 40enne che gridava in mezzo alla strada. Di più, alla vista degli uomini in divisa lo straniero ha iniziato a offenderli pesantemente mentre brandiva un oggetto di piccole dimensioni in plastica che aveva appena prelevato dall’immondizia. L’uomo era talmente ubriaco che aveva evidenti difficoltà a camminare e proprio per questo la bottiglia di birra che stringeva in mano, potenzialmente pericolosa, ha spinto i poliziotti a intervenire per convincere lo straniero a poggiarla per terra e a tenere comportamenti più educati e civili. Una volta fermato, è scattato il controllo ma il 40enne ha iniziato a opporre resistenza con una violenza resa ancor più aggressiva dallo stato di ebrezza.
  
A nulla sono serviti gli inviti alla calma, lo straniero ha continuato imperterrito nel suo atteggiamento offensivo e prepotente contro gli operatori di polizia. Una volta fermato e accompagnato in caserma, si è scoperto che il 40enne risultava inottemperante all’ordine del Questore di Lecce del 15 aprile 2016, e per questo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per la violazione del provvedimento ed invitato alla Divisione Immigrazione poiché risulta anche oggetto di  “rigetto del permesso di soggiorno” notificato il 24 gennaio 2011. In merito alla condotta tenuta in Piazzale Massari, invece, il 40enne è stato indagato per oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale.