Borse e scarpe di marca, ma false: scatta il sequestro. Continua la guerra contro il commercio abusivo ambulante

I controlli in piazza Sant’Oronzo, via Trinchese ed in piazza Mazzini si sono conclusi con il sequestro, a carico di ignoti, di merce contraffatta e con la denuncia in stato di libertà di un cittadino senegalese trovato con CD e DVD falsi.

Non solo d’estate, quando i turisti affollano ogni angolo del Salento. Anche nella settimana clou, in attesa del Natale sono state intensificate, su specifica disposizione del Questore di Lecce, le attività di vigilanza e controllo. Fino a Capodanno e oltre, gli uomini delle forze dell’ordine accenderanno i riflettori sul territorio per scoprire “ciò che non va”.
 
Stesso discorso vale per questo fine settimana. Nella serata di ieri, infatti, sono stati svolti servizi di prevenzione ‘mirati’ a cui hanno partecipato Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale del capoluogo barocco. L’intento è quello di combattere il fenomeno del commercio abusivo ambulante.
 
Durante i controlli in Piazza Sant’Oronzo, via Trinchese e Piazza Mazzini, il cuore della città, il personale operante ha sequestrato a ignoti otto borse, undici giubbini, diciassette camice e 110 paia di scarpe, tutte con marchi palesemente contraffatti.
  
È stato, inoltre, denunciato in stato di libertà un cittadino senegalese classe 1963. Il 53enne, in regola con i permessi di soggiorno, è stato trovato in possesso di 90 CD e 58 DVD.
  
Certo, quello dei i venditori ambulanti non è un problema tipico dei giorni di festa. Da sempre, leccesi e turisti camminano destreggiandosi tra i teloni stesi sul basolato su cui è esposto ogni tipo di mercanzia, vere e proprie bancarelle a distanza ravvicinata che trasformano le strade del centro storico del capoluogo barocco in un vero e proprio suk arabo, come lo avevamo definito.  L’arrivo delle forze dell’ordine non basta considerata la velocità con cui molti abusivi, che non temono di infrangere qualche regola, raccolgono la merce e scappano via, salvo tornare quando tutto è tranquillo.