Bimba di 9 anni rimasta sola fuori dalla scuola: indagata la Preside per ‘abbandono di minore’

La vicenda risale a fine maggio del 2016. Un’alunna di 9 anni, giunta all’interno del cortile della scuola, trovò il portone chiuso; tornò indietro per raggiungere la mamma, ma era già andata via e restò sola per strada.

La Procura chiude le indagini sulla Preside di una scuola elementare leccese, accusata di non aver consentito l'ingresso ad un'alunna, arrivata in ritardo e poi rimasta sola per strada.
  
Il pm Giovanni Gagliotta già due mesi fa, apri un'inchiesta che fece grande scalpore in città, a carico di Addolorata Zingarello, Dirigente dell'istituto scolastico San Domenico Savio, con l'ipotesi di reato “abbandono di persone minori”. La Preside depositò, attraverso il proprio legale Mario Turi del Foro di Salerno, una prima memoria difensiva in cui vennero allegate le circolari da lei emanate, per regolare l’ingresso e l’uscita dei bambini. Dopo l'avviso di conclusione, la 64enne leccese risulta "ufficialmente" indagata.
  
La vicenda risale a fine maggio del 2016.  Un'alunna di 9 anni giunta all'interno del cortile della scuola, trovò il portone chiuso; tornò indietro per raggiungere la mamma, ma quest'ultima era già andata via e dunque restò sola per strada.
  
La bimba fu soccorsa da una poliziotta della municipale e da un finanziere che presentarono una relazione di servizio, da cui prese il via l'inchiesta penale. Sulla scorta di questi accertamenti, il pm mise nero su bianco, le presunte responsabilità della Preside. Quest'ultima avrebbe riferito alla bambina di uscire per avvisare la madre e farsi preparare un permesso scritto per accedere a scuola, ma non avrebbe controllato, neppure attraverso dipendenti scolastici, se il genitore fosse già andato via.
  
Adesso, l'indagata ha venti giorni a disposizione per presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogata in Procura.
  
Ricordiamo infine che, in quello stesso periodo, la Preside Zingarello inviò una lettera di due pagine a circa 400 famiglie degli scolari per "combattere" l’abitudine di accompagnare i figli fin nell’atrio scolastico.
 



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