1.000 ricci di mare sequestrati nell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, nei guai pescatore sportivo

La scoperta e il sequestro a opera dei militari della Guardia Costiera di Gallipoli. Posta sotto sequestro anche l’attrezzatura da pesca. Elevato, nella stessa giornata, un verbale di 1.000 euro presso un punto vendita per il commercio di prodotto ittico.

Altri mille esemplari di ricci di mari sono stati rilasciati nel loro habitat naturale dai militari della Guardia Costiera di Gallipoli.
 
Alle prime luci dell’alba, sotto il costante monitoraggio del sistema di video-sorveglianza dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, è stato sorpreso un pescatore sportivo, sprovvisto di qualsiasi autorizzazione, intento nella raccolta di oltre 1000 esemplari di echinodermi, in spregio alla normativa sulla gestione delle aree marine protette.
 
I militari operanti oltre ad aver deferito all’Autorità Giudiziaria il trasgressore, hanno posto sotto sequestro il prodotto ittico e l’attrezzatura subacquea utilizzata per la raccolta dell’ingente quantitativo di ricci di mare.
 
Sempre nella stessa giornata, un nucleo di militari specializzati nel controllo sulla filiera della pesca ha elevato un verbale amministrativo dell’ammontare di 1.000 euro presso un punto vendita  per il commercio di prodotto ittico al dettaglio, sito all’interno di un centro commerciale della provincia di Lecce, che esercitava la propria attività senza aver inoltrato alla competente autorità sanitaria la segnalazione certificata di inizio attività (scia).
 
Pochi giorni bfa e per la precisione lo scorso 5 gennaio sempre nell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo e sempre a opera dei militari della Guardia Costiera, vennero sequestrati 2.500 ricci di mare.
 
Al termine delle attività, due persone sono state deferite alla competente autorità giudiziaria per violazioni sulla legge quadro sulle aree marine protetette 394/1991.



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